
E’ trascorso poco più di un anno dal salvataggio di Vzajemna, ma i nodi da sciogliere sono ancora molti, anche perché sono in pochi ad avere fiducia nella nuova pelle societaria. Come noto, la stragrande maggioranza dei beneficiari della quota del fondo comune di investimento desidera il pagamento in contanti. Solo uno su dieci, infatti, ha deciso di acquistare azioni. A innescare questo paradosso è stata un’altra legge della maggioranza, che con l’abolizione dell’assicurazione sanitaria integrativa ha di fatto depotenziato il cuore dell’attività assicurativa di un istituto che realizzava il 93% del suo fatturato dai contributi complementari. Uno dei temi cari a Nuova Slovenia, come noto, è la famiglia, per questo Cigler Kralj proporrà il trasferimento gratuito delle azioni Vzajemna ai familiari, convinto di poter ottenere un consenso trasversale. E per difendere gli oltre 400 mila beneficiari, in gran parte composto da pensionati, il deputato intende limitare la possibilità di trasferimento a una determinata cerchia di familiari del beneficiario per evitare abusi. Questo perché la tipologia di conto corrente bancario per liquidare il corrispettivo in azioni può comportare costi elevati, con il rischio di ridurre ulteriormente le pensioni, ha specificato. E proprio il tema pensioni potrebbe unire i due partiti d’opposizione, dopo che nel voto di ieri in Camera di Stato si sono divisi solo Nuova Slovenia ha votato contro la proposta di riforma costituzionale sulla formazione del governo. A una domanda sul tema, Cigler Kralj ha espresso tutto il suo stupore per la decisione dell’SDS di non presentarsi in Aula al momento del voto, facendo abbassare il quorum per l’approvazione dell’avvio dell’iter legislativo di modifica costituzionale. Una decisione che non crea un clima di fiducia, ha detto.
Valerio Fabbri