"Le raccomandazioni della commissione antircorruzione saranno materiale prezioso per poter operare nelle future situazioni di crisi". Cosi il ministro dell'economia, Zdravko Počivalšek, commenta il rappporto della commissione indipendente anticorruzione, che ha individuato elementi di rischio corruzione nell'acquisto di materiale protettivo per affrontare l'epidemia di coronavirus. Il rapporto e' stato stilato sulla base di una serie di verifiche; di conseguenza ha trasmesso le raccomandazioni per eliminare questi rischi e ha deciso anche di promuovere un'indagine che sara' affidata agli organismi competenti, tra cui ispettorato del mercato, corte dei conti, polizia, amministrazione finanziaria. Rischi di corruzione sono stati individuati in tutte le fasi dell'iter per l'acquisto di materiale protettivo. "Il periodo contrassegnato dalla prima ondata della pandemia", commenta Počivalšek, "e' stato difficile ed ha richiesto decisioni rapide e una costante ricerca di soluzioni da parte di quanti erano direttamente coinvolti nell'acquisto di materiale protettivo. La straordinarieta' del momento viene riconosciuta nel rapporto anche dal presidente della commissione anticorruzione", Robert Šumi, rileva il ministro. "La Slovenia era impreparata ad affrontare situazioni come quella generata dallo scoppio dell'epidemia e sono emerse tutte le carenze dei piani per reagire ad emergenze di questa portata". Počivalšek, lo ricordiamo e' oggetto di un'indagine dell'ufficio investigativo nazionale e di verifiche della Corte dei Conti per presunte irregolarita' nell'acquisto di mascherine e altri dispositivi di protezione durante la prima ondata dell'epidemia e ha dovuto anche affrontare una mozione di sfiducia dell'opposizione, bocciata dal Parlamento. Intanto socialdemocratici e Lista Šarec, dicono che le constatazioni della commissione anticorruzione non sorprendono e chiedono che i responsabili rispondano delle irregolarita'.
Delio Dessardo