La Slovenia concorda con le raccomandazioni, ritiene che la loro applicazione contribuirà a migliorare ulteriormente la struttura e la sostenibilità delle finanze pubbliche e concorrerà a rafforzare le basi per le potenzialità della crescita economica, riferisce il Ministero delle Finanze. Nelle raccomandazioni di quest'anno, la Slovenia è passata al gruppo di paesi che, stando alle proiezioni, si avvicina all'obiettivo del bilancio a medio termine, ha evidenziato il ministero delle finanze. Alla Slovenia si raccomanda che il traguardo del bilancio a medio termine - si tratta del deficit strutturale dello 0,25% del PIL - venga raggiunto nel 2020.
Inoltre, l'UE esorta la Slovenia ad adottare ed attuare riforme nel settore dell'assistenza sanitaria, di migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche compiendo ulteriori progressi nell'elaborazione e nell'attuazione della riforma del sistema pensionistico, compreso l'adeguamento statutario dell'età pensionabile ovvero il meccanismo di adeguamento dei requisiti pensionistici agli incrementi della speranza di vita.
Secondo le raccomandazioni europee, la Slovenia dovrebbe anche aumentare l'occupabilità dei lavoratori poco qualificati e più anziani migliorando la conformità tra istruzione, formazione e bisogni del mercato del lavoro, apprendimento permanente e misure di attivazione, anche migliorando l'alfabetizzazione digitale.
L'UE raccomanda inoltre alla Slovenia di sostenere lo sviluppo del mercato azionario onde implementare l'operatività delle aziende e di ridurre i vincoli normativi e gli oneri amministrativi, al fine di migliorare la competitività delle stesse, di applicare una supervisione indipendente degli appalti pubblici e di attuare le privatizzazioni in conformità con i piani esistenti.
Infine, l'Ue consiglia alla Slovenia di investire in politiche economiche correlate e di concentrarsi su ricerca e innovazione, di puntare su investimenti che rispondano alla futura domanda di energia, per promuovere la transizione verso un futuro energetico a basse emissioni di CO2, con l'allestimento di trasporti sostenibili su rotaia onde garantire una maggiore sicurezza energetica in caso di crisi, tenendo conto delle differenze regionali.
Corrado Cimador
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