Foto: BoBo/Borut Živulović
Foto: BoBo/Borut Živulović

Possono rientrare nelle proprie case gli abitanti di 6 frazioni del comune di Miran Kostanjevica per i quali la protezione civile locale aveva predisposto l'evacuazione, Opatje Selo, Nova Vas, Hudi Log, Lokvica, Segeti e Vrtoče. Poco fa l'annuncio della revoca dell'ordinanza di evacuazione per la maggiorparte dei villaggi nel comune di Renče Vogrsko. Permane il divieto in altri paesi minacciati dalle fiamme e soprattutto dal denso fumo sprigionato. Le operazioni di spegnimento del vasto incendio sul Carso goriziano non si sono mai fermate, sono andate avanti per tutta la notte, sul posto oltre mille vigili del fuoco e 260 operatori forestali. Preoccupa soprattutto il repentino cambio della direzione del vento, da bora in scirocco, che sta fortemente ostacolando le operazione di spegnimento.

Da stamane sono all'opera 7 elicotteri, un aereo pilatus e un Canadair arrivato dalla Croazia, giià impiegato nei giorni scorsi. Stanno arrivando in soccorso anche altri velivoli dall'estero, come per esempio dalla Romania nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'Unione europea che si è attivato dietro richiesta di assistenza lanciata della Slovenia. Si tratta della quarta operazione in quest'estate torrida dopo gli aiuti al Portogallo, Albania e Francia. Proprio il commissario sloveno Janez Lenarčič, incaricato per la gestione delle crisi, ha ringraziato i Paesi che hanno prontamente risposto alla richiesta di aiuto e ha insistito sulla necessità di rafforzare le capacità di risposta ma soprattutto la preparazione a prevenire il peggio. Il satellite di emergenza Copernicus dell'Ue sta intanto fornendo le mappe per valutare i danni degli incendi. (ld)