Alla luce della mutata situazione in Siria, la polizia slovena ha rafforzato i controlli alla frontiera con la Croazia e l'Ungheria con l'obiettivo di combattere il terrorismo e prevenire l'immigrazione clandestina. Lo ha annunciato il Ministero degli Interni. Il capo dicastero, Boštjan Poklukar ha informato della decisione i colleghi italiano e croato Matteo Piantedosi e Davor Božinović. I tre ministri hanno discusso, tra l'altro, in un colloquio telefonico, della situazione in Siria, dove la caduta del regime di Bashar Al Assad puo' avere un impatto imprevedibile sullo sviluppo degli eventi nel paese medioorientale, con ripercussioni sulla sicurezza interna nei singoli paesi e nell'Unione Europea in generale, hanno fatto sapere dal Ministero degli Interni. Poklukar, Piantedosi e Božinović torneranno ad affrontare l'argomento a margine della sessione ministeriale dell'Unione Europea domani a Bruxelles. La Siria sara' anche uno dei punti centrale della riunione dei ministri degli esteri, in programma lunedi prossimo.
Diversi Stati membri dell'UE hanno annunciato subito dopo la svolta in Siria un congelamento temporaneo dell'esame delle richieste di asilo dei rifugiati siriani. Annunci in merito sono arrivati tra gli altri da Germania, Austria, Italia, Francia e Croazia. Ricordiamo inoltre che Slovenia e Italia hanno introdotto nell'autunno dello scorso anno controlli interni alla frontiera Schengen, una misura che viene attuata per i rischi di infiltrazione di soggetti legati a potenziali attivita' terroristiche. Recentemente sia Lubiana che Roma hanno prrogato il provvedimento di altri sei mesi, fino a giugno 2025.
Delio Dessardo