Folkest, il grande festival friulano delle musiche del mondo compie quarant'anni e li festeggia insieme a Joan Baez, leggenda della canzone americana e una delle più grandi voci di sempre che ha scelto Udine per una delle quattro tappe italiane del suo tour mondiale di addio alle scene, realizzato in occasione dell'ultima tournee dedicata al nuovo disco, "Whistle down the wind". Un concerto-evento posto a suggello di un programma che come ogni estate dal 1979 porterà in regione artisti da ogni parte del pianeta, con decine di concerti ad animare fra il 21 giugno e il 9 luglio in 26 località del Friuli Venezia Giulia (tra cui Udine, Spilimbergo e Gorizia), e un ventaglio di proposte che spazierà dalle sonorità di ispirazione celtica alle musiche di confine, dal manouche al balcanico, al klezmer, al blues, senza dimenticare la ricca tradizione musicale delle regioni italiane.
Ma anche per il pubblico di Capodistria è diventata da tempo una piacevole consuetudine ritrovare in cartellone ad ogni stagione di Folkest alcuni concerti programmati in città. Una consuetudine che grazie alla collaborazione dell'Aias e della Comunità italiana (rappresentata dalla Can) si rinnova fra il 17 e il 21 luglio e anche quest'anno non si smentisce per la qualità dell'appuntamento: tre serate che si apriranno con il Progetto Arsenale sulle musiche del Mediterraneo veneziano, per continuare con i bosniaci della Mostar Sevdah Reunion, un gruppo di artisti con la passione per la "sevdah" (o "sevdalinka"), canzoni tradizionali dalla melodia intensa e struggente che la band in oltre vent'anni di attività ha portato sui palchi di tutto il mondo. Chiuderà uno dei pionieri del rock in Italia, Shel Shapiro.