A Capodistria si sono tenute due manifestazioni: una contro l'aborto, organizzata principalmente da associazioni religiose, che ha raccolto centinaia di partecipanti ed una contromanifestazione di circa un'ottantina di studenti e rappresentanti del mondo della cultura, in favore della libertà di scelta delle donne per l'interruzione di gravidanza.
I primi hanno allestito una serie di iniziative presso gli spazi di Taverna ed un corteo per parte della città. I secondi sono partiti da Piazza Tito ed hanno raggiunto, con un breve corteo, la stessa Taverna dove hanno scandito slogan contro il patriarcato ed in favore della libera scelta di interruzione di gravidanza.
Molte famiglie con bambini e diverse persone anziane, provenienti da varie parti della Slovenia, si sono ritrovate a Capodistria, negli spazi della Taverna, per manifestare contro la pratica dell'aborto ed in tutele del feto umano, portando testimonianze personali sul palco allestito e sottolineando che un figlio malato è preferibile ad un "figlio ucciso". Tra spettacoli allestiti per intrattenere i bambini con figuranti con le maschere dei protagonisti del noto videogioco Super Mario Bros, palloncini e bandiere slovene distribuite al pubblico e l'Inno sloveno cantato a squarciagola più volte, i portavoce delle associazioni intervenute hanno spiegato i motivi che li hanno spinti ad indire la manifestazione: "Siamo venuti oggi a Capodistria per la marcia per la vita, perché vogliamo dire a tutta la Slovenia, anche al Litorale, che ogni vita ha valore, il bambino è umano fin dal concepimento e che ogni madre merita di meglio dell'aborto, perché l’aiuto esiste, le donne possono ricevere aiuto, e noi siamo qui oggi per essere una speranza per loro, per dire a tutte le donne che possono farcela, perché diventare madri è quanto di più bello ci sia. Siamo qui per dire che il diritto fondamentale di ogni essere umano è il diritto alla vita. Senza vita non si ha nessun altro diritto. Anche l'articolo 17 sottolinea che la vita umana è inviolabile".
Rappresentanti degli studenti e del mondo culturale hanno invece allestito una contromanifestazione di protesta a quella che vedono come una violazione del diritto di scelta delle donne e delle famiglie sulla possibilità di interruzione di gravidanza. Scandendo slogan contro il patriarcato hanno raggiunto Taverna scortati dalle Forze dell'ordine dove sono rimasti per qualche minuto. Non ci sono stati né scontri né particolari provocazioni tra le due diverse fazioni. I pro-aborto hanno concluso la manifestazione con un breve comizio nei pressi del molo di Capodistria. Uno degli organizzatori ci ha spiegato le motivazioni di questa contromanifestazione: "Perché crediamo che queste idee fieramente contro l'aborto dell'altra manifestazione non hanno ragione di esistere qui, a Capodistria, ma neanche in Slovenia o al mondo d'oggi. L'idea dietro a questo parlare della vita e dei bambini è in realtà quella di controllare le donne, di averle a casa, a fare i bambini. Insomma, hanno il pensiero di controllare le vite delle donne".
Davide Fifaco