Il Ministro del Lavoro Luka Mesec propone diversi emendamenti alla legge sui registri nel campo del lavoro e della tutela sociale, tra cui la registrazione degli arrivi e delle uscite dal lavoro e delle pause solo per i trasgressori. E' convinto che le posizioni non siano così distanti da quelle dei sindacati, che hanno minacciato di rivolgersi alla Corte di giustizia dell'Unione Europea. Mesec li ha invitati ad un nuovo incontro per discutere su come andare avanti, assicurando che le ultime modifiche, in vigore da novembre in forma sperimentale, sono state pensate proprio per garantire nel migliore dei modi la tutela dei lavoratori. Non sono d'accordo i sindacati che, come detto, si dicono pronti a rivolgersi alla Corte di Giustizia; lo faremo, hanno detto, se il governo procederà ad apportare in maniera unilaterale i cambiamenti alla legge. Nella messa a punto del documento, avvertono le centrali sindacali. l'esecutivo Golob sta favorendo i datori di lavoro; questi, rilevano, piuttosto che negoziare attraverso il consiglio economico-sociale, sede preposta per il confronto, utilizzano varie forme di pressione per far prevalere i loro interessi. La scorsa settimana il ministero del lavoro ha convocato sindacati e datori di lavoro per riprendere il confronto dopo che il 20 febbraio sono scaduti i tre mesi di prova nell'attuazione delle modifiche alla legge sui registri, ma la riunione si è conclusa con un nulla di fatto. I datori di lavoro hanno insistito sul fatto che le modifiche di legge riguardino esclusivamente i trasgressori, a quel punto i rappresentanti sindacali hanno abbandonato il tavolo del confronto. La presidente dell'Unione dei sindacati liberi della Slovenia, Lidija Jerkič, ha ricordato che con gli emendamenti alla legge il governo si proponeva di introdurre un efficace sistema di controllo della settimana lavorativa di 40 ore, delle pause, dei periodi di riposo e di altri diritti già garantiti dalla legge sui rapporti di lavoro. Ora sembra aver cambiato linea.. Ha rilevato che l'ispettorato del lavoro fa presente da anni una serie di lacune; senza adeguati registri sull'orario di lavoro e la tutela sociale un controllo non è possibile, di conseguenza i trasgressori non possono venir sanzionati.
Delio Dessardo