Da oggi in servizio altri 35 soldati a fianco degli agenti nel pattugliamento della fascia confinaria coperta dalla direzione di polizia di Capodistria. Era stata la polizia a richiedere il supporto dell'esercito per intensificare i controlli lungo la fascia confinaria sloveno croata, in quest'area, a seguito dell'esponenziale aumento dei passaggi clandestini, in particolare nella provincia di Ilirska Bistrica, Villa del Nevoso. Solo negli ultimi giorni sono stati intercettati e fermati dalle forze dell'ordine oltre 100 migranti illegali.
Il premier Marjan Šarec aveva annunciato per quest'area una presenza più massiccia di forze dell'ordine e militari ai confini per contrastare più efficacemente l'immigrazione illegale. I militari, come specificato dallo stesso primo ministro, utilizzeranno equipaggiamento per la ricognizione, inclusi droni, già impiegati dalla polizia, e veicoli blindati. L'esercito sloveno è da tempo impiegato per affrontare la problematica migratoria, in base ad un decreto del governo del 2015, dal febbraio 2016 collabora alla protezione della frontiera; si è occupato tra l'altro della sistemazione e manutenzione di 160 chilomentri delle cosiddette barriere tecniche, incluso il filo spinato, lungo la frontiera verde con la Croazia. Dall'ottobre 2018 è inoltre impegnato in controlli dall'aria con i droni e offre supporto logistico alle forze dell'ordine.