Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.

Si lavora sul campo ma anche nelle stanze della politica. La scorsa settimana la seconda legge di intervento, che dovrebbe venir accolta alla prossima riunione dell'esecutivo, era stata armonizzata tra i partiti di maggioranza e opposizione. In questo momento, avevano ribadito, è fondamentale restare uniti e lavorare per lo stesso obiettivo senza divisioni e contrapposizioni. Nelle zone alluvionate prosegue sesta sosta il lavoro delle sqduadre di intervento e dei volontari. La ministra dell'agricoltura Irena Šinko è in Carinzia, a Slovenj Gradec inconta il sindaco e gli agricoltoi che hanno subito danni ingentissimi alle colture e infrastrutture agricole. Anche la ministra delle infrastrutture Alenka Bratušek è in Carinzia per un sopralluogo alle principali viarie danneggiate nelle inondazioni. Il primo ministro Robert Golob incontra i rappresentanti delle organizzazioni umanitarie al fine di trovare ulteriori misure per aiutare le persone che hanno subito danni nel recente disastro idrico. Secondo alcune stime sarebbero tra le dieci e le 15 mila le famiglie colpite dal maltempo.

Il segretario di stato alla ricostruzione Boštjan Šefic ha sottolineato l'importanza di ultimare quanto prima il censimento dei danni appellandosi ai comuni di fornire i dati entro il primo settembre, solo così ha detto saremo in grado di aiutare in tempi rapidi chi è rimasto senza più una casa, nessuno sarà lasciato indietro, ha assicurato. Il cesimento dei danni è importante, ha continuato, anche per l'attuazione della legge di intervento come per ottenere gli aiuti dell'Unione europea per la ricostruzione. La solidarietà dei paesi europei e delle istituzioni comunitarie subito dopo la catastrofe è stata staordinaria. Per il momento possiamo ritenerci molto soddisfatti, ha detto Šefic, ma dobbiamo continuare a fornire aiuto alle popolazioni alluvionate. A tale scopo verrà istituito anche un fondo solidale, nel quale confluira il denaro europeo, i mezzi del bilancio nazionale e le donazioni.

Il 28 agosto scadono i termini per la presentazione delle domane per gli aiuti post alluvione alla Croce Rossa e alla Karitas Slovena. Il Governo aveva stanziato alle due organizzazioni umanitarie 11 milioni di euro per le popolazioni colpite dalla catastrofe naturale. (ld)