Dalle parole si passa ai fatti. Dopo l'annuncio fatto l'ottobre scorso dal Ministro dell'Ambiente Jure Leben per il riassetto del Canale di San Bartolomeo di Sezza, che versa in uno stato di totale abbandono, con attracchi abusivi, una moltitudine di imbarcazioni abbandonate e numerose addirittura affondate, martedì prossimo sarà dato il via alla rimozione degli scafi incriminati. Il canale di San Bartolomeo si appresta dunque a rivivere. I proprietari, su invito delle autorità locali, avevano il compito di rimuovere gli scafi affondati sino al 31 dicembre, da allora però sono stati rimossi solo 2 dei 16 natanti in questione. Le barche ora verranno recuperate da un'azienda specializzata di Ptuj e quindi trasportate in un apposito deposito in Austria. All'operazione hanno annunciato la presenza, lo stesso ministro dell'ambiente Jure Leban, il responsabile della direzione del direttorato per le acque Tomaž Prohinar ed il sindaco di Pirano Đenio Zadković. Il costo di rimozione sarà a spese dei proprietari dei natanti, almeno di quelli noti, mentre il Ministero dell'ambiente coprirà il resto delle spese. La prossima fase prevede un attento monitoraggio di tutte le imbarcazioni ormeggiate lungo il canale di San Bartolomeo. Il Ministro a riguardo ad ottobre aveva annunciato che le competenti ispezioni con l'apporto delle autorità locali e alla co munità locale saranno impegnate per far sì che in futuro il canale di Sezza, a ridosso delle saline di Sicciole, riacquisti decoro e diventi un importante luogo turistico e non una marina abusiva.
Corrado Cimador