Da mercoledì sarà in vigore una nuova ordinanza che estende l’obbligo di rispetto del criterio guarito, vaccinato o testato a diversi ambiti della vita pubblica del paese. Il Green pass sarà obbligatorio per praticamente tutti i lavoratori e i fruitori dei servizi pubblici; per gli utenti delle carceri, delle case di rieducazione, dei centri per stranieri e delle case di accoglienza al momento della loro ammissione.
Il test rapido o il test fai da te se richiesto sul posto di impiego sarà a carico del datore di lavoro, mentre se si vorranno svolgere attività legate al tempo libero la spesa ricadrà sul richiedente. Resta la gratuità per tutti coloro che non possono sottoporsi alla vaccinazione per provati motivi sanitari.
Sono invece per ora esentati i bambini di età inferiore a 12 anni; le persone che portano un bambino all'asilo o al primo triennio della scuola primaria, a quella di musica fino al 2° grado compreso, agli istituti con programmi adattati o speciali; e tutti gli studenti che usufruiscono del trasporto pubblico, dove invece sarà richiesto per gli altri passeggeri.
Ad eccezione delle emergenze si potrà accedere al servizio sanitario solo rispettando la condizione GVT. Restano esentati dall'obbligo di green pass per ora i negozi di alimentari, quelli specializzati in prodotti farmaceutici, medicinali, cosmetici e per l'igiene; sempre che non si trovino in centri commerciali per entrare nei quali invece la certificazione è richiesta. Obbligo che d'altronde sarà in vigore anche negli altri tipi di negozi, negli esercizi di ristorazione e nelle strutture ricettive che sono tenute a controllarne il possesso al loro ingresso. Non fanno eccezione le pompe di benzina e anche le funzioni religiose pubbliche.
Oltre al Green pass sarà considerata valida anche la tessera di vaccinazione. Nel caso non si rispetti l’ordinanza e si venga colti in fallo la multa sarà pagata sia dal gestore sia dal consumatore.
Barbara Costamagna