A causa della pandemia il gruppo Hisense Europa ha registrato forti perdite nel primo quadrimestre dell'anno e le previsioni per i prossimi mesi sono tutt'altro che rosee. Con i profitti in picchiata e la a perdita delle commesse hanno indotto i vertici della società a lanciare un piano di licenziamenti in massa nelle proprie aziende nel vecchio contintente entro la fine dell'anno. Il provvedimento riguarda anche la Gorenje di Velenje, leader slovena e europea nella produzione di elettrodomestici, con stabilimenti anche in Serbia e Repubblica ceca, da due anni in mano al gigante cinese.
Sono a rischio mille posti di lavoro; 700 nel settore produttivo, 300 in quello dirigenziale. Gli ordini per questi mesi, fanno sapere dalla Gorenje, sono calati del 25% , di conseguenza anche il settore produttivo ha subito un forte rallentamento. Le fabbriche già da qualche settimana non lavorano a pieno regime, a causa del coronavirus sono rimasti in aspettativa circa 430 dipendenti, e neppure gli aiuti messi in campo dallo stato con il maxi pacchetto di interventi per il sostegno all'economia basteranno.
Un duro colpo anche per l'indotto, le piccole e medie imprese che lavorano per la Gorenje, si rischia l' effetto domino, dicono gli esperti, e altri esuberi. Il piano licenziamenti è inaccettabile hanno tuonato i sindacati della Gorenje, che hanno già avviato i colloqui con i vertici della società e con il comune di Velenje, che teme una bomba sociale. I partiti dell'opposizione chiudono l'intervento dello stato. (ld)