Foto: BoBo
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Janez Janša, in un post su X, si è chiesto dove Matej Tonin abbia intravisto la disponibilità di Anže Logar a collaborare con Nuova Slovenia. A seguito dell'uscita dal Partito Democratico, Logar, lo ricordiamo, ha annunciato che entro la fine dell'anno formerà un nuovo partito di centro-destra, nella speranza che il prossimo governo abbia un'ampia rappresentanza politica. "Logar ha infatti affermato che formerebbe una coalizione con la sinistra, se vincesse le elezioni", ha detto Janša. "Cosa che ovviamente non succederà", ha aggiunto. "Ma anche nel caso di una vittoria dell'SDS, Logar subordinerebbe la partecipazione alla coalizione ad un invito alla collaborazione ai partiti di sinistra, non a Nuova Slovenia", ha scritto ancora Janša sul social X. "State piangendo per le azioni di Robert Golob, per due anni però avete lasciato che continuasse a danneggiare il popolo e il Paese. Mi dispiace, avete fallito. Ho paura che non si possa rimediare", si legge ancora nel post di Janez Janša.
Ricordiamo che in passato tra i due partiti, ex partner di coalizione, ci sono state diverse dispute. SDS e NSi hanno discusso, tra l'altro, subito dopo le elezioni politiche del 2022, perché Nuova Slovenia, con l'aiuto della coalizione, ha ottenuto un seggio presidenziale aggiuntivo nei gruppi di lavoro della Camera di Stato. L'ultimo conflitto risale invece alla fine del 2022, quando Janša è stato tre volte sconfitto alle elezioni: politiche, presidenziali e nei tre referendum, proposti dal suo stesso partito SDS. In quell'occasione Tonin ha affermato che la destra dovrebbe fare una profonda autoriflessione e che Nuova Slovenia non collaborerà più a nessun governo, guidato da Janez Janša. L'NSi comunque non ha mai escluso di partecipare ad un governo insieme al Partito Democratico, a patto però che venga guidato da qualcun altro.