La decisone di concedere la gestione dell’acquario all’Università del Litorale è stata presa dal governo il 30 di dicembre. Come noto dal 1967 l’acquario veniva gestito dalla scuola nautica di Portorose, ma negli ultimi decenni la l’istituto medio superiore nautico aveva abolito i corsi di studi legato alla pesca e all’acquacoltura e di conseguenza la gestione dell’acquario era vista come un’attività esclusivamente commerciale. La Ministra ha detto che la gestione viene affidata gratuitamente all’Università del Litorale: “L’immobile ha un valore di circa due milioni di euro e siamo sicuri che il funzionamento dell’acquario ma anche le attività di ricerca e didattiche nella regione, ma anche a livello internazionale, proseguiranno meglio di come sta già accadendo”. La Ministra ha poi valutato come molto buona la collaborazione che si è instaurata a livello universitario, con la scuola media superiore e con il Comune di Pirano. “Sono inoltre soddisfatta del fatto che l’acquario resterà aperto al pubblico e sono sicura che l’offerta come la modalità con la quale verrà gestito l’acquario migliorerà notevolmente”. La Kustec ha inoltre spiegato che la decisione del governo va vista sotto un’ottica di sostegno al Centro di ricerca dell’Università del Litorale. Il Ministero d’ora in poi avrà il compito di monitorare la situazione promuovere la parte che riguarda la ricerca e l’istruzione. I primi investimenti, circa 80 mila euro verranno stanziati già nell’anno corrente, ha spiegato la rettrice dell’Università del Litorale, Klavdija Kutnar per i lavori di manutenzione urgenti. “L’acquario farà parte del Centro di ricerca fondato nel 2021e desideriamo includerlo il prima possibile nei nostri progetti di sviluppo e di studio”. La Kutner ha poi annunciato che la volontà e quella di aumentare il numero dei dipendenti oltre che per la gestione dell’acquario, anche per la promozione dell’aspetto scientifico.
L’attuale ente che ingloba il liceo, la scuola media superiore elettrotecnica e la scuola nautica ha annunciato che non intende attuare grandi cambiamenti inquanto l’attuale struttura, rinnovata qualche anno fa, soddisfa le esigenze della gran parte dei visitatori. La struttura, ha rimarcato Aleš Oven, collaboratore della rettrice dell’Università del Litorale, sarà inoltre uno dei pilastri del futuro centro universitario per le attività di ricerca nei campi della biologia, ecologia e salvaguardia ambientale. L’acquario resterà accessibile al pubblico mentre è prevista l’apertura di una nuova sezione del dipartimento della biodiversità della facoltà FAMNIT che avrà l’obiettivo di studiare le specie marine.
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