Foto: BoBo
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Non è la volpe che non arriva all'uva, come nella famosa favola di Esopo, ma una necessità che diventa virtù: se non riesco a comprare una casa di proprietà, va bene anche l'affitto a lungo termine. E' il risultato principale di un'indagine condotta da un team di ricercatori della Facoltà di Scienze Sociali dell'Università di Lubiana, su commissione del ministero per un Futuro Solidale. La fotografia che emerge, infatti, è che in Slovenia si sta affermando sempre di più il trend, invero comune a diversi paesi europei, in base al quale possedere un immobile non è più un obiettivo primario per le nuove generazioni. La ricerca ha poi confrontato i dati con quelli del 2005, facendo registrare da un lato l'aumento di persone che vivono in case unifamiliari piuttosto che in appartamenti, dall'altra la quota degli affittuari, passata dal 9,3 all'11,2%. Non è chiaro se l'affitto stia diventando un'alternativa sempre più accettabile, a livello sociale, o rappresenti piuttosto l'unica scelta possibile per chi non è proprietario. Qualche dato positivo però c'è. I contratti d'affitto in regola sono il 97,4%, oltre 10 punti in più rispetto a 20 anni fa, quando le persone con problemi abitativi - dall'umidità ai servizi fatiscenti - erano decisamente di più, con la sostanziale differenza che ora questa percentuale è concentra soprattutto tra i giovani fino a 34 anni e gli anziani, categoria che lamenta soprattutto difficoltà di accesso diretto a servizi come centro sanitario, farmacia, ufficio postale, banca e trasporti pubblici. Un dato rimane stabile: uno su due sceglierebbe la campagna come ambiente di vita, e solo il 7% opterebbe per una grande città.