Gli ultimi 1234 test effettuati hanno portato alla luce 36 nuovi positivi, portando il computo dei casi a 1160. Continuano a diminuire, invece i ricoverati 106, dei quali 36 in terapia intensiva, mentre 9 persone sono state dimesse per un totale di 137 individui.
La responsabile del gruppo di consulenza del Ministero della salute, l’infettivologa Bojana Beovič, ha evidenziato che nel Paese il contagio è sotto controllo, anche se purtroppo al momento lamentiamo ancora vittime e persone che lottano in terapia intensiva. Le misure introdotte per contrastarne e limitarne la diffusione, anche se da molti giudicate troppo rigorose, sono smentite dai numeri. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, ha detto Beovič, con il rischio di compromettere quanto fatto finora. Dovremo limitare gli spostamenti e i contatti sociali per almeno una - due settimane e in particolare si è appellata al buon senso, durante il lungo ponte pasquale. Tutti vorremmo uscire da casa ma dobbiamo capire che così facendo potremo alimentare nuovi focolai.
Particolarmente delicata la situazione nelle case di riposo per gli anziani, oltre 220 finora gli ospiti che hanno contratto il virus. La situazione più grave si registra a Ljutomer dove 64 persone, 53 anziani e 11 dipendenti risultano positivi, 12 in più, solo nelle ultime 24 ore. A riguardo, la responsabile del gruppo di consulenza del Ministero della salute, l’infettivologa Bojana Beovič, ha riferito che nelle varie residenze per anziani è stato inviato personale specializzato, medici e infermieri per valutare la situazione e organizzare il lavoro.
La Ministra dell’agricoltura Aleksandra Pivec ha evidenziato che le misure economiche adottate nel primo pacchetto d’intervento per contrastare gli effetti dell’epidemia, sono servite per stabilizzare l’operatività dei vari settori. Il secondo contribuirà a implementarli, e sarà indirizzato anche all’autosufficienza nei comparti più deficitari. Pivec inoltre ha lanciato un appello ai giovani e alle persone che hanno perso il lavoro, di prestare il loro contributo agli agricoltori nell’espletamento delle attività nei campi.
Il Ministro della pubblica amministrazione, Boštjan Koritnik, ha illustrato le indennità di rischio previste dal contratto collettivo del settore pubblico, tema che ha innescato una diatriba con i sindacati di categoria. Koritnik ha precisato che l'articolo 39 del contratto collettivo per il settore pubblico, prevede per tutti i dipendenti pubblici che, durante l'epidemia, lavorano in condizioni a rischio per la propria integrità fisica, una corresponsione. L’indennizzo non spetta al dipendente pubblico che lavora da casa. È competenza del datore di lavoro indicare il dipendente cui spetta l’indennizzo per le mansioni espletate e solo per il periodo in cui sono state svolte. L’indennizzo avrà valore retroattivo e verosimilmente sarà elargito prima del versamento del salario concernente il mese di marzo.
Corrado Cimador