La coalizione di governo ritiene necessario calmierare i rincari degli oneri di rete, con particolare attenzione ai cittadini che hanno investito in tecnologie a basso impatto ambientale. La Legge sulle misure urgenti per attenuare le conseguenze della tariffa elevata di rete per i clienti domestici prevede che, nei primi due mesi dell'anno, le tariffe relative alla potenza contrattuale per i clienti domestici nel blocco temporale 1 saranno ridotte al livello di quelle del blocco temporale 2.
Il deficit generato da questa riduzione, stimato dai promotori in 19,5 milioni di euro, sarà coperto dall'operatore del sistema elettrico Eles. Tuttavia, la proposta di legge approvata dalla Camera di Stato non contiene più la disposizione originaria che prevedeva la copertura di questo deficit tramite i "surplus della tariffa di rete". Inoltre, durante la sessione della commissione competente di martedì, è stata eliminata la norma che avrebbe sospeso l'addebito della potenza eccedente per i clienti domestici in questo periodo.
Secondo Miroslav Gregorič (Movimento Libertà - Svoboda), il sistema attuale della tariffa di rete penalizza gli investimenti nelle energie rinnovabili e ostacola la transizione verde. Gregorič ha sottolineato che l'obiettivo della legge non è modificare la metodologia della tariffa di rete, bensì mitigare temporaneamente l'impatto dell'aumento delle tariffe per i nuclei familiari nel blocco temporale 1.
Anche la segretaria di Stato presso il Ministero dell'Ambiente ha ribadito che la norma non altera la metodologia dell'agenzia per l'energia né modifica le tariffe, ma prevede solo un'esenzione temporanea di due mesi per una parte dei costi di utilizzo della rete. "È giusto che lo Stato tuteli i cittadini dagli aumenti sproporzionati nelle bollette, soprattutto coloro che in passato hanno fatto scelte di investimento corrette," ha dichiarato.
Di tutt'altro parere l'Agenzia per l'energia, secondo cui la legge rappresenta un'ingerenza nel suo operato. Anche l'Ufficio legale della Camera ha espresso riserve, evidenziando che le disposizioni in materia di tariffe e canone di rete rientrano tra le competenze dell'autorità di regolazione. "Per questo motivo, il provvedimento non è conforme ai principi costituzionali dello Stato di diritto, al principio di separazione dei poteri, né alla direttiva UE che disciplina il mercato interno dell'energia elettrica", si legge nel parere dell'ufficio giuridico.
La normativa approvata dalla Camera di Stato rappresenta dunque un intervento straordinario, che solleva dubbi sulla sua conformità ai principi normativi europei, ma che il governo ritiene indispensabile per tutelare i cittadini dal caro energia nel breve periodo.
Dionizij Botter