Fumata nera per Anton Rop, il candidato dalla presidente della repubblica, Nataša Pirc Musar, che lo aveva ritenuto come il più adatto e ricoprire l'importante incarico di governatore della Banca Centrale di Slovenia. La bocciatura era praticamente scontata, dopo che la coalizione di governo aveva annunciato il proprio sostegno alla candidatura di Saša Jazbec, segretaria di stato al Ministero delle Finanze. La decisione di proporre Rop aveva destato stupore e la maggioranza aveva poi ribadito che non avrebbe votato a favore di Rop. Il voto ha seguito così le previsioni dei gruppi parlamentari, Loiberta'-Svoboda, SD e Sinistra-Levica i quali avevano annunciato che la loro scelta ricadeva sulla candidata Saša Jazbec. "Mi piacerebbe vedere una donna a mettersi alla prova nel ruolo di governatrice. Perciò il nostro sostegno va nella direzione di avere la prima donna alla guida della Banca di Slovenia", aveva dichiarato il premier Robert Golob all'inizio di ottobre. Tra i sette candidati presentatisi, Jazbec era l'unica donna. La Pirc Musar in un comunicato si è detta rammaricata “che il criterio della massima competenza dimostrata non sia stato determinante nella nomina di una delle cariche più importanti dello Stato. Sarebbe auspicabile che lo fosse. Si rischia così di favorire una selezione negativa e di scoraggiare le candidate e i candidati più competenti" ha scritto. Rammaricato, il candidato scartato ha invece dichiarato che "La Banca di Slovenia è stata e rimane un'istituzione estremamente importante per lo Stato sloveno, che può e deve servire gli interessi dello Stato, contribuire al suo sviluppo sostenibile e durevole, nonché al rafforzamento di un ambiente economico sicuro per tutte i cittadini". Ora la presidente Pirc Musar dovrà ripetere l'intero iter per la nomina del nuovo governatore. A quello uscente, Boštjan Vasle, il mandato di sei anni scade l'8 gennaio prossimo. In attesa del nuovo titolare le redini saranno assunte dal vicegovernatore Primož Dolenc. Finora è successo tre volte che il candidato proposto dal capo dello stato non abbia ricevuto il sostegno del Parlamento. In passato è successo per Mitja Gaspari, in corsa per un secondo mandato, Andrej Rant e Primož Dolenc.
Dionizij Botter