Il perdurare della crisi in campo culturale dipenderà in larga misura dal successo della campagna vaccinale in Slovenia nella prima metà dell'anno. Il lock-down ha messo in ginocchio il settore cultura, duramente colpiti gli autori, allontanato il pubblico. L'emergenza sanitaria ci accompagna anche in questo 2021 appena iniziato, ma gli auspici sono ottimistici. La ripresa della vita sociale è a portata di mano. Con il primo dell'anno è entrata in vigore in Slovenia una nuova legge che prevede l'erogazione di risorse aggiuntive per alcuni programmi urgenti in campo culturale, in base alla quale il settore potrà disporre da quest'anno e fino al 2027 di 122,6 milioni di euro aggiuntivi. Già nell'anno in corso si prevede l'erogazione straordinaria di 9,3 milioni di euro. Ad una legge d'intervento, proprio in favore della cultura, lo stato era già ricorso nel 1998, stanziando circa cento milioni di euro in favore dei settori più penalizzati. Quest'anno l'aiuto finanziario del Ministero cultura sarà rivolto all'editoria, alla cinematografia, alla tecnologia informatica, al patrimonio culturale del Paese. La legge prevede inoltre finanziamenti rivolti all'uso della lingua slovena nell'ambiente digitale, al sostegno della cultura giovanile e amatoriale, nonché finanziamenti nella modernizzazione delle infrastrutture. La legge prevede la pubblicazione di bandi specifici a cui potranno accedere le istituzioni a livello di comuni. Si prevede che con il cofinanziamento dello stato ai vari programmi culturali proposti si avranno importanti e positive ricadute anche nel campo dell'offerta turistica e dello sviluppo generalizzato delle singole aree e città della Slovenia.
Miro Dellore