“Lo stato non è rappresentato da un esiguo numero di leader politici, ma dalle persone” sono queste le parole con le quali la Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar ha esordito dalla Piazza del Congresso ribadendo che tutti dobbiamo impegnarci al fine di creare uno stato vicino alle persone. “Hanno provato a dividerci, sottometterci, ma nonostante tutto ci siamo ribellati e abbiamo vinto, abbiamo ottenuto un nostro stato indipendente nonostante tutte le avversità” ha detto la Pirc Musar, particolarmente critica nei confronti delle ingerenze politiche nella storia che hanno la finalità di perseguire gli interessi di una ristretta cerchia di gruppi, partiti politici o individui. Secondo la Pirc Musar in riferimento alla giornata delle vittime del comunismo, introdotta dal partito SDS e poi abolita dall’attuale esecutivo ha detto che la celebrazione di queste giornate portano a divisioni, intolleranza e seminano le basi pure per una possibile guerra civile. Secondo la Pirc Musar la storia slovena andrebbe interpretata attraverso una riconciliazione nella sfera privata, nel diritto e libertà. La prima è la più difficile e riguarda le persone che hanno perso dei cari nei conflitti armati o in quanto è accaduto nell’immediato dopoguerra, la libertà invece e la consapevolezza che un deciso No al fascismo e al nazismo un Slovenia indipendente non sarebbe mai potuta esistere. “Dobbiamo concentrarci agli interessi comuni, a uno stato di diritto senza compromessi, per una Corte costituzionale efficiente, per i vigili del fuoco, la polizia e l’esercito efficienti, per una diplomazia indipendente come le ong e le associazioni umanitarie e sportive e i media. In poche parole, la Pirc Musar ha invitato a prendere la via di una società inclusiva. Per quanto riguarda invece il futuro, la Pirc Musar ha detto che dobbiamo lavorare come una squadra dove ognuno conosce i suoi compiti e doveri. Assenti alla celebrazione i deputati del partito Levica – Sinistra e quelli dell’NSI. Sedute solenni si sono svolte anche della Camera di Stato e al Consiglio di Stato. Il presidente del Consiglio di Stato, Marko Lotrič, nel suo discorso ha sottolineato che gli sloveni insieme sono in grado di realizzare grandi cose e ha ricordato alcuni straordinari personaggi della storia del Paese. Ha valutato che l'orgoglio, il coraggio, l’unità, la convivenza, la comprensione reciproca e la fiducia ci hanno condotto all'attuale stato indipendente.
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