La Presidente dell'Ordine dei medici, Bojana Beović, dopo il fallimento della mediazione tra il sindacato Fides e il governo, ha dichiarato che nell'ultimo periodo il trattamento riservato al comparto medico da quanti sono chiamati a prendere decisioni ha dell'incredibile e non evoca sensazioni piacevoli. Dall'associazione nazionale medici avvertono al contempo che uno sciopero troppo lungo danneggia la sanità pubblica. Entrambe le organizzazioni che rappresentano la categoria si aspettano passi concreti da parte di quanti hanno la responsabilità di trovare una soluzione. Beović ha rilevato che per lei è difficile dirlo, non conoscendo i particolari della mediazione, ma probabilmente non c'era volontà da nessuna delle due parti di arrivare ad un compromesso. Sembra che i medici, questo il suo parere, abbiano l'impressione che la società non sia affatto interessata a mantenere in buone condizioni la sanità. Durante lo sciopero il governo ha insistito su soluzioni che per i medici non sono accettabili. Non si tratta di richieste esagerate, ha spiegato, bensì di rispettare quanto già concordato. Non si parla soltanto di questioni finanziarie, così Beović, sarebbe stato opportuno, da parte del governo, dare ai medici un segnale di dialogo, dimostrando di voler arrivare ad un compromesso. Uno sciopero troppo lungo danneggia anche la sanità pubblica, in quanto durante la protesta i pazienti vengono dirottati dal servizio sanitario pubblico a quello privato, dove le prestazioni mediche sono disciplinate dalla legge sulle società economiche, quindi le varie tariffe vengono stabilite dalle leggi di mercato, inclusa la qualità dei servizi sanitari offerti. Una prassi che penalizza e porta a sottovalutare il lavoro svolto dal personale medico nelle strutture sanitarie pubbliche, avverte infine La presidente dell'ordine dei medici della Slovenia.
Delio Dessardo