Nuova consultazione dal presidente della repubblica, Borut Pahor, sul cambiamento della legge elettorale in Slovenia. Vi hanno preso parte rappresentanti dei partiti e i deputati ai seggi specifici per le comunità nazionali. All'ultima tornata era stata raggiunta una convergenza di vedute sull'abolizione delle unità elettorali e sull'introduzione del voto preferenziale. È stato fatto un ulteriore passo in avanti, ha detto al termine il capo dello stato; a prescindere dalla proposta che alla fine sarà oggetto di armonizzazione, verrà in ogni casa inoltrata con le firme dei deputati. Si tratta di scegliere tra le modifiche o cancellazione delle unità elettorali, proseguendo con l'introduzione delle liste e del voto di preferenza. Il confronto riprenderà a settembre, a livello di gruppi negoziali. Precedentemente Pahor aveva anticipato che per prima cosa si tratta di risolvere proprio il problema delle unità elettorali, per rispettare la delibera della Corte costituzionale; poi si passerà ad affrontare la questione del sistema elettorale. L'Alta corte ha stabilito che la Legge che definisce le circoscrizioni elettorali per l'elezione dei deputati della Camera di Stato, non è in armonia con la Costituzione. I giudici hanno ritenuto che l'articolo 4 debba venir rivisto, dato che i parametri stabiliti 26 anni fa non possono più applicarsi alla situazione amministrativa odierna in cui la differenza tra le unità elettorali più piccole e quelle più grandi è notevolmente cresciuta. I giudici hanno ritenuto che l'articolo 4 debba venir rivisto, dato che i parametri stabiliti 26 anni fa non possono più applicarsi alla situazione amministrativa odierna in cui la differenza tra le unità elettorali più piccole e quelle più grandi è notevolmente cresciuta.
Dionizij Botter