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E' tornato a riunirsi il Consiglio comunale di Capodistria. Presenti i consiglieri ai seggi specifici Mario Steffè e Ondina Gregorich Diabatè, assente giustificato Alberto Scheriani. Seduti tra i banchi dell'aula anche i vicesindaci dimissionari, per differenti motivi, Patrik Peroša e Maja Tašner Vatovec. Tra i punti all'ordine del giorno il riassetto dell'amministrazione comunale.
L'ultima organizzazione interna dell'amministrazione comunale risale ad una decina di anni fa, ha rilevato la direttrice Tamara Kozlovič. La normativa nel frattempo è stata modificata ed era necessario armonizzare la struttura amministrativa e la terminologia ai nuovi standard vigenti. E' stato pertanto proposto l'accorpamento di alcuni uffici, la sistematizzazione dei posti di lavoro e l'istituzione del nuovo Ente per i giovani, la cultura e il turismo.
Non è passata la proposta della Commissione nazionalità di aprire un ufficio autonomo per il bilinguismo e gli altri diritti degli appartenenti alla comunità nazionale italiana. Come specificato dalla Kozlovič e ribadito dal sindaco Aleš Bržan le competenze per la minoranza italiana sono ascritte al gabinetto del primo cittadino dove opera anche il vicesindaco di nazionalità italiana. Non è stata comunque accantonata l'idea di un ufficio per il bilinguismo, seppur sotto forma diversa e sempre nell'ambito del gabinetto del sindaco. In previsione, ci ha assicurato il vicesindaco Steffè, l'assunzione di una persona responsabile per le traduzioni. Il consiglio ha accolto la proposta di decreto, che ha ottenuto luce verde anche dalla CAN di Capodistria, mentre sono stati bocciati quasi all'unanimità la relazione finanziaria e di gestione del fondo alloggi del comune città per il 2018 e l'assestamento per il 2019. Documentazione lacunosa, a tratti pooco chiara, hanno motivato i consiglieri e i presidenti dei comitati che hanno esaminato le relazioni.
Parere positivo della CAN di Capodistria e della Commissione nazionalità sulla proposta di decreto sul conferimento del riconoscimento intitolato a Alojz Kocjančič ad una personalità di spicco del mondo della cultura a livello costiero, per la parte che riguarda il regolamento del premio. (ld)