Pahor, come detto, farà sapere la sua decisione il 14 del prossimo mese, per rispettare i termini entro i quali gli stessi parlamentari possono proporre il mandatario. Sono necessarie le firme di 10 deputati o la candidatura avanzata da un gruppo parlamentare. Dopodichè la palla tornerà al capo dello stato che prima procederà allo scioglimento della Camera di Stato e poi indirrà le elezioni. Le date più papabili al momento sono il 27 maggio o il 3 giugno. Pahor intende avviare nuove consultazioni con i capigruppo alla Camera per decidere la data.
L'ultima domenica di maggio era risultata la più "gradita" dalle forze politiche, ad eccezion fatta per il partito democratico più propenso per il 10 giugno, durante la prima tornata di consultazioni della settimana scorsa. Nel caso il Parlamento avesse bisogno di tempo, per approvare importanti contenuti, anche di importanza strategica, Pahor sarebbe "disponibile" ad indire le anticipate la domenica successiva, il 3 giugno.
Lara Drčič