Il ministro degli Interni, Boštjan Poklukar, ha deciso di rendere pubblico il rapporto per rispondere all'attenzione mediatica crescente, dichiarando che le irregolarità sono state affrontate tempestivamente dal direttore generale della polizia. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di una "trasformazione radicale" dell'unità con una riorganizzazione complessiva. Il ministro ha anche chiesto alla procuratrice generale di avviare un'indagine sui possibili reati commessi dai funzionari coinvolti. Poklukar ha attribuito le problematiche alle precedenti amministrazioni, accusando la sua predecessora e l'ex direttore della polizia di non aver prestato adeguata attenzione al Centro, lasciandolo in stato di degrado. Senad Jušič, direttore generale facente funzione della polizia, ha preso misure per affrontare la situazione, ma il ministro le ha ritenute insufficienti, richiedendo una riorganizzazione profonda. Il rapporto, effettuato tra marzo e aprile, ha evidenziato carenze strutturali e la necessità di misure preventive più efficaci per proteggere le persone a rischio. Darijo Levačič, direttore generale del Dipartimento per la Polizia, ha evidenziato la necessità di migliorare la collaborazione tra la polizia e le persone protette, evitando un coinvolgimento eccessivo degli agenti. Ha anche segnalato il sovraccarico di lavoro delle guardie di protezione, che spesso superano i limiti orari, compromettendo la loro salute. Levačič ha denunciato anche carenze nella gestione dei dati sensibili e nelle pratiche amministrative, come la gestione degli straordinari non correttamente pagati. Il controllo ha evidenziato comportamenti devianti tra il personale, come abuso di alcol e uso improprio dei veicoli di servizio, che richiedono un controllo più rigoroso da parte della direzione. Inoltre, è emersa la fuga di informazioni riservate, con il caso di una procuratrice protetta che ha ricevuto informazioni sensibili. Nonostante siano state presentate solo tre denunce in quattro anni, il rapporto ha suggerito di migliorare il sistema di controllo e responsabilità interna. In conclusione, Jušič ha sottolineato che, pur non essendoci stati incidenti gravi, è urgente attuare cambiamenti significativi per garantire maggiore efficienza e affidabilità del Centro di Protezione e Sicurezza.
Corrado Cimador