Campione è chi supera gli ostacoli ogni giorno, chi ci ricorda che i limiti esistono solo nella nostra mente. E se poi nelle gare sportive questi campioni riescono anche a ottenere delle medaglie, allora diventano esempi da seguire per la vita di tutti i giorni, e da premiare con pari valore e dignità degli altri atleti. Il ministro Han, responsabile per Economia, Turismo e Sport, ha utilizzato queste parole, forse fin troppo retoriche, ma sicuramente sincere, per sottolineare i risultati raggiunti dai tre atleti paraolimpici sloveni, che nella XVII edizione dei Giochi Paraolimpici di questa estate a Parigi non solo hanno vinto tre medaglie – un oro, tiro con la carabina nella posizione in piedi, Franček Gorazd Tiršek, e due bronzi al tiro con l’arco, Živa Lavrinc e Dejan Fabčič –, ma hanno unito una nazione intera. Perché, ha aggiunto Han, sono stati ambasciatori non solo della Slovenia, ma anche di valori quali coraggio, solidarietà, passione e soprattutto motivazione per il successo. Golob si è soffermato sull’esempio positivo che questi campioni rappresentano, perché, ha detto, grazie a coraggio e forza della mente ci ricordate che non ci sono limiti. Il presidente del Comitato paralimpico sloveno, Damijan Lazar, ha fatto un breve, ma chiaro intervento nel quale ha affermato che i risultati ottenuti in Francia dimostrano, anche oltre le medaglie, che è arrivato il momento per investire nello sport paraolimpico per cercare nuovi talenti e, soprattutto, mettere i più giovani nelle condizioni di poter crescere e affermarsi. Ed è per questo motivo che il governo ha stanziato 5 milioni di euro, da investire nel prossimo quadriennio in vista di Los Angeles 2028.
Valerio Fabbri