Il candidato a ministro per la Pubblica amministrazione, Franc Props, che andrà a sostituire la dimissionaria Sanja Ajanović Hovnik, ha ottenuto il nullaosta del Comitato parlamentare agli Interni, amministrazione pubblica e autonomie locali. 9 i voti a favore, 6 quelli contrari. Tra le priorità elencate da Props nel suo programma, la regolamentazione dei salari nel settore pubblico, il miglioramento delle condizioni di lavoro ed il mantenimento dei quadri.
Durante la sua presentazione presso il Comitato preposto, il candidato ministro ha sottolineato che ai dipendenti del settore pubblico devono essere offerte buone condizioni di lavoro e una retribuzione competitiva. Per quanto riguarda i negoziati con i sindacati, Props si è detto convinto che entrambe le parti comprendono quali sono le loro responsabilità e che riusciranno a raggiungere un accordo. Ritiene inoltre che nel sistema del pubblico impiego dovrebbero essere introdotti provvedimenti motivazionali, che garantiranno a coloro che offrono servizi pubblici, di diventare più efficienti.
Pure il candidato ministro per le Risorse naturali e la pianificazione territoriale, Jože Novak, che prenderà il posto di Uroš Brežan, ha superato con successo l'audizione dinanzi al Comitato della Camera di Stato per le Infrastrutture. 9 i deputati a favore, 5 quelli contrari. Tra gli impegni che Novak si è posto, in primo luogo, un miglioramento della gestione delle acque e misure per affrontare i cambiamenti climatici.
La ricostruzione dopo le alluvioni deve essere completa, ha detto. Novak concorda con le opzioni proposte che prevedono un risanamento indipendente con un risarcimento da parte dello Stato, l'acquisto, sempre da parte dello Stato, di immobili già esistenti o la garanzia di un immobile sostitutivo in località prestabilite.
Novak ha inoltre confermato che il lavoro degli appaltatori, per quanto riguarda il risanamento dei corsi d'acqua, non è stato sempre soddisfacente; ciononostante, non tutte le competenze possono essere trasferite ai comuni, ha aggiunto. Il candidato ministro ha ammesso che è stato irrazionale emettere alcuni permessi di costruzione nelle zone a rischio alluvioni. Secondo le sue parole, tutte queste misure sono importanti anche per affrontare al meglio i cambiamenti climatici.
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