![Foto: Mariborka Foto: Mariborka](https://img.rtvcdn.si/_up/upload/2024/11/25/66305104.jpg)
Il cambio di marcia del ministero dell'Interno passa anche attraverso la reprimenda disciplinare emessa nei giorni scorsi nei confronti di un agente, reo di non aver adottato tutte le garanzie in un caso di aggressione omofoba. L'episodio risale al giugno scorso, quando nella libreria Mariborka, riferimento cittadino per il movimento arcobaleno, dalle parole si è passati ai fatti, ovvero alle minacce verbali nei confronti dei dipendenti sono seguiti dei tentativi di aggressioni. Chiamati a intervenire per ripristinare l'ordine pubblico, secondo la donna che ha sporto denuncia gli agenti non si sono comportati in modo corretto per difendere la loro incolumità. L'esposto presentato al commissariato di Maribor riguardava in particolare il capo-pattuglia, accusato di non aver agito in conformità con la legge. Il caso è stato poi oggetto di un'indagine interna della polizia, e la commissione di disciplina ha emesso un avvertimento nei confronti dell'agente, invitandolo ad adottare comportamenti conformi alle norme del corpo e alle disposizioni del Codice di procedura penale. Sul caso è intervenuto anche il ministero, che ha annunciato una campagna informativa per tutto il personale in divisa sulle linee guida per una condotta adeguata, in particolare nei casi di reati minori e di discriminazione. Dopo la recente condanna dei 4 agenti per la gestione della piazza durante le marce di protesta anti-covid, per il ministero dell'Interno un'altra macchia che, quantomeno in questo caso, si cerca di pulire.
Valerio Fabbri
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