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Il capo di stato maggiore dell'Esercito sloveno, Robert Glavaš, ha sottolineato la necessità di un maggiore investimento nella difesa, vista l'intensificazione delle minacce globali, tra cui la guerra in Ucraina e le sfide legate ai conflitti ibridi, agli attacchi informatici e al terrorismo. La NATO e, di conseguenza, l'esercito sloveno, stanno affrontando un ambiente di sicurezza imprevedibile, aumentando le spese per la difesa e adattando le strategie operative.
Glavaš ha sottolineato che solo un adattamento adeguato e una solida difesa possono affrontare le minacce attuali e future. Tra le priorità principali, ha indicato il rafforzamento complessivo dell'apparato militare sloveno, attraverso investimenti continui nelle forze armate e nell'acquisizione di equipaggiamenti moderni. È fondamentale ristrutturare l'esercito per affrontare le sfide di sicurezza, ha dichiarato il capo di stato maggiore, garantendo una distribuzione equa degli oneri tra gli Stati membri.
L'esercito sta anche modernizzando armamenti e infrastrutture, investendo in ricerca e sviluppo, e ampliando nuove aree, come quella spaziale. Oggi, infatti, non è concepibile un'operazione militare che non preveda anche l'impiego di sistemi spaziali, come l'utilizzo di satelliti per le comunicazioni. Per questo motivo, negli ultimi anni, sono stati fatti significativi miglioramenti nelle condizioni per il personale, sebbene l'obiettivo non sia ancora stato completamente raggiunto.
Glavaš ha inoltre evidenziato la necessità di un approccio proattivo a livello internazionale, in particolare all'interno delle alleanze NATO, UE e ONU. Tra gli investimenti principali figurano i veicoli blindati 8x8 e il sistema di difesa aerea Iris-T. La Slovenia ha un ruolo umanitario in Ucraina, ma un eventuale coinvolgimento militare dipenderebbe esclusivamente dalla decisione del governo.
La valutazione annuale sulla prontezza dell'esercito sloveno per il 2024, ancora in fase di stesura, sarà presentata alla Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, che è anche capo delle forze armate, a marzo. In linea di principio, dovrebbe rispecchiare le valutazioni dell'anno precedente, pur con previsioni di miglioramento. Sebbene la prontezza dell'esercito per operazioni in tempo di pace sia soddisfacente, quella per operazioni di guerra resta insufficiente.
Entro la fine del 2025, il capo di stato maggiore, Glavaš, raggiungerà i requisiti per il pensionamento, e il ministro della Difesa, Borut Sajovic, dovrà individuare un successore, con le discussioni previste per maggio.
Corrado Cimador