Alle tavole rotonde che hanno avuto luogo nelle maggiori città slovene, tra le quali pure a Capodistria, hanno preso parte glia addetti ai lavori, educatori, insegnanti e operatori sociali, medici e genitori. “Abbiamo tutti il dovere di parlare di questo fenomeno online. Dobbiamo affrontare l’argomento con le vittime, chi commette tali atti e tutti gli altri. Solo in questo modo si può creare insieme un ambiente in cui non ci sia spazio per la violenza e l'incitamento all'odio online” precisa il Ministero aggiungendo che un ruolo chiave viene assunto dalle istituzioni scolastiche; i ragazzi sono spesso ignari delle conseguenze della violenza diffusa online. Come ricordiamo l’esecutivo la scorsa settimana ha dato luce verde al Ministero per attuare una campagna pubblicitaria sul tema, che verrà trasmessa sulla Tv, giornali e Radio, prevista anche la pubblicazione di materiale informativo. Il valore complessivo del progetto è di 50 mila euro. Il Memorandum è stato invece sottoscritto oggi a Lubiana dalla Ministra per la Trasformazione digitale, Emilija Stojmenova Duh, dal Ministro del lavoro e pari opportunità, Luka Mesec, dal Ministro dell’Istruzione, Darjo Felda e dalla segretaria agli interni, Tina Heferele, alla sanità, Eva Vodnik e alla giustizia, Andreja Kokalj. Questo prevede “tolleranza zero” nei confronti di qualsiasi forma di violenza fisica o virtuale e sottolinea di segnalare immediatamente ogni singolo caso. Le attività volte a prevenire le varie forme di violenza non dovrebbero concentrarsi solo sulle conseguenze o sugli eventi in cui la violenza si è già verificata, ma le misure vanno attuate costantemente per sensibilizzare le persone sulle cause e le conseguenze della violenza, si precisa sempre nel documento. Da parte del Ministero della Giustizia è intanto arrivata la garanzia che verrà esaminato il quadro legislativo in materia di reati legati alla violenza tra pari online. Nel frattempo, il Ministero dell'Istruzione esaminerà invece la possibilità di organizzare dei corsi formativi aggiuntivi per gli insegnanti e il personale per un'efficace identificazione sistematica e prevenzione della violenza. E infine il Ministero della Sanità, sempre in base al memorandum, valuterà la possibilità di introdurre ulteriori misure legate alla salute mentale delle vittime.
Dionizij Botter