Il parlamentare del Partito Democratico, Tomaž Lisec ha motivato la mozione con il sospetto che durante l’operazione sia stato commesso il reato di negligenza e di un danno arrecato alle finanze pubbliche, avvenuto con l’acquisizione dei Pc per i quali sono stati spesi 6,5 milioni di euro. La Ministra è stata inoltre accusata di non aver mantenuto le promesse di garantire la stabilità politica e ripristinare la fiducia nelle istituzioni democratiche e di aver violato l’articolo 18 della legge sul governo che disciplina la condotta corretta. “L’odierna seduta non avrebbe dovuto aver luogo in uno stato democratico normale dove si rispettano le norme legali, dove non ce spazio al clientelismo e alla corruzione delle più alte cariche governative e dove si rispettano almeno le norme morali minime” ha detto Lisec definendo il mancato intervento del premier Golob sulla vicenda “un sostegno al clientelismo alla corruzione”, lanciando un parallelismo con lo scandalo che ha riguardato l’acquisto del palazzo di giustizia a Lubiana che ha costretto la Ministra Švarc Pipan alle dimissioni. “La Ministra non a inviato in procedura parlamentare nemmeno una normativa sulla trasformazione digitale” ha detto il deputato SDS “ma ha acquistato dei mezzi che presentano delle notevoli mancanze, come per esempio il sistema antivirus”.
La Stojmenova Duh ha respinto le accuse “tutte le attività sono state svolte in conformità con la legislazione, gestite in trasparenza, efficiente e con un impiego razionale dei fondi pubblici”. “L'acquisto di computer per le persone che ne hanno più bisogno non è un affare, tanto meno possono esserci degli elementi di corruzione”, ha detto la Ministra puntando il dito all’opposizione che ha speso 29 milioni di euro durante il mandato precedente per i buoni digitali per un valore complessivo di 150 euro che sono stati assegnati a tutti indiscriminatamente. “Una delle tante misure populistiche per aggiudicarsi dei voti alle elezioni” ha detto la Ministra ricordando che il bilancio garantiva l’acquisto di solamente 5000 Pc per le persone di un’età superiore ai 55 anni. La Ministra ha poi respinto le informazioni che girano secondo le quali il Ministero non sapeva a chi fossero destinati i portatili, “i beneficiari erano stati individuati dalla stessa legge” ha detto sottolineando che sono stati effettuati tutte le analisi di mercato. I parlamentari della coalizione al governo hanno poi ricordato che la Camera ha approvato in settimana la proposta di legge sull’inclusività digitale che è la base per la futura spartizione dei portatili; questi verranno assegnati alle persone che e hanno bisogno.
Dionizij Botter