Il Governo sloveno ha accolto l'ordinanza con la quale, dalla mezzanotte, la Croazia viene declassata dalla lista gialla a quella rossa dei paesi a rischio covid. Il ministro degli interni Aleš Hojs ha ricordato che chi entrerà nel vicino paese da domani, al rientro sarà soggetto a quarantena obbligatoria di 14 giorni mentre chi già si trova in vacanza in Croazia potrà rientrare senza limitazioni fino a lunedì, il ministro ha invitato i vacanzieri a non attendere l'ultimo giorno per evitare ingorghi e lunghi tempi di attesa ai confini e non rischiare di andare in quarantena per aver varcato le frontiere alla mezzanotte di martedì.
L'ordinanza comunque prevede una ventina di eccezioni che riguardano in primo luogo i pendolari, migranti settimanali, per chi ha impegni inderogabili, visite mediche programmate, per i quali non è previsto l'isolamento obbligatorio, oppure per alcune categorie per esempio agli sportivi professionisti al rientro sarà richiesto il tampone negativo. I proprietari di immobili e imbarcazioni potranno tornare in Croazia per sistemare le proprie proprietà prima dell'autunno inverno con l'obbligo di rientrare entro 48 ore per non venir soggetti a quarantena.
Hojs non ha escluso la possibilità che tra una o due settimane o quando il quadro epidemiologico croato migliorerà, i contagi scenderanno sotto la soglia dei 40 casi su 100 mila abitanti, Zagabria non possa tornare sulla lista gialla.
Resta invariato il regime di quantana per Bosnia Erzegovina e Serbia mentre da domani, ha annunciato Hojs verrà inserita sulla lista gialla la Grecia. Il ministro ha rivolto un appello ai tanti sloveni in procinto di partire in vacanza nel paese ellnico di prestare la massima attenzione. (ld)