Dejan Kaloh, ex membro dell'SDS, ha spiegato che la sua uscita dal partito fu motivata da motivi personali e dal rispetto per sé stesso, accusando Anže Logar di un "desiderio malato" di potere. Logar sarebbe interessato solo alla sua carriera politica e non avrebbe intenzioni concrete di cooperare, ha detto ancora Kaloh. Pronta la riposta di Logar che ha respinto queste accuse, sottolineando che le loro visioni politiche sono incompatibili. Ha dichiarato che, per lui, la cooperazione non implica ricatti e ha chiarito la situazione prima del congresso, evitando conflitti interni nei Democratici.
Kaloh ha dichiarato che continuerà a lavorare come deputato indipendente, aggiungendo che la possibilità di formare un gruppo parlamentare con i Democratici è al momento svanita. Pur non aderendo al gruppo, ha detto di concentrarsi sulla costruzione del partito a livello locale, senza cercare alleanze immediate.
La deputata indipendente, Mojca Šetinc Pašek, ha confermato che esiste la possibilità di formare un gruppo parlamentare tecnico per i deputati non affiliati, ma ha escluso di unirsi ai Democratici. Ha suggerito che la cooperazione tra sinistra e destra sia possibile, se matura.
Logar ha ricevuto congratulazioni dal presidente del SD, Matjaž Han, che ha sottolineato che il Partito Socialdemocratico ha una lunga storia e non si trova nella stessa posizione di Democratici. Han ha auspicato una futura cooperazione, ma ha evitato speculazioni politiche.
Infine, l'SDS ha preferito non commentare la fondazione del nuovo partito di Logar, definendo la situazione come una questione interna tra ex membri.
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