Tra le misure previste dal governo, ha detto il commissario per la ricostruzione e Segretario di stato Boštjan Šefič, c'è il pagamento anticipato delle ristrutturazioni degli alloggi, pari al 20% del danno, per un massimo di 6000 euro. Esentati da ciò saranno coloro per i quali è prevista un’abitazione sostitutiva. I versamenti saranno automatici e verranno effettuati dal Furs. I proprietari, nel caso ritengano di non averne bisogno o che la cifra non sia sufficiente, potranno restituire l’importo e chiedere una valutazione dei danni da parte delle istituzioni competenti. Si vuole, così, dare un’accelerata al processo in corso di ristrutturazione degli edifici, in modo che le persone che sono state colpite dall’alluvione possano tornare il prima possibile nelle loro abitazioni.
Per le persone con più di 65 anni o appartenenti ad altri gruppi vulnerabili, se dopo 42 giorni non sarà possibile tornare nelle proprie abitazioni la legge prevede il loro inserimento in strutture apposite. Fondi sono previsti anche per coloro che sono ospitati in alloggi temporanei o presso parenti. La loro distribuzione sarà effettuata dalle amministrazioni comunali che valuteranno l’assegnazione o meno dell’importo, che andrà da 150 a 250 euro. A coloro che vivono in aree ad altro rischio di inondazioni o frane sarà data la possibilità di costruire un nuova abitazione su terreni sicuri. In questo caso sarà valutata l’opportunità o meno di spostare l’abitato e l'idoneità della sua nuova ubicazione. A questi lo stato potrà anche offrire abitazioni sostitutive, oppure indennizzi.
La legge logicamente potrà vedere dei cambiamenti, visto che da domani inizierà il suo iter parlamentare ha sottolineato Šefič, ricordando l'importanza di definire linee di intervento chiare per affrontare questo tipo di situazioni, che sono sempre più frequenti.
Barbara Costamagna