Il ministro della Giustizia, dopo un nuovo confronto con il premier Robert Golob, ha ribadito che non intende dimettersi, almeno fino a quando non verrà fatta piena luce sul caso dello stabile che dovrebbe ospitare alcuni tribunali di Lubiana e sul cui acquisto da parte del Ministero pesano forti sospetti di corruzione, essendo stato pagato molto di più del suo effettivo valore. Švarc Pipan vuole dimostrare l'esistenza di una corruzione sistemica nell'intera vicenda. Nel frattempo, le pressioni aumentano in quanto il caso ha provocato non soltanto una disputa interna al partito socialdemocratico, ma anche una crisi nella coalizione. Nonostante i ripetuti appelli dell'SD al premier per l'esonero del ministro, Golob ha deciso di prendere tempo, volendo a sua volta fare chiarezza. Una decisione che ha creato malcontento nel partito guidato da Tanja Fajon, che ha inviato una lettera al capo del governo sollecitando una rapida destituzione di Dominika Švarc Pipan per responsabilità oggettiva nella vicenda dell'acquisto dello stabile. Negli ultimi giorni il ministro ha puntato il dito proprio contro alcuni membri dell'SD, accusandoli di averla ingannata, di aver manipolato il contenuto dei documenti relativi alla compravendita dell'edificio, chiamando in causa anche il segretario generale del partito, Klemen Žibert. Švarc Pipan ringrazia i cittadini sui social per le numerose espressioni di sostegno e incoraggiamento. "Mi fanno capire", dice, "che è giunto il momento di insistere, di porre fine a pratiche politiche controverse, istituendo sistemi di salvaguardia contro ingerenze e interessi di parte nella gestione del paese". Tanja Fajon, in una lettera indirizzata ai membri dell'SD ammette che sono giorni estremamente difficili per il partito. "Dopo la decisione della presidenza dell'SD di chiedere le dimissioni di Švarc Pipan, si assiste ad un attacco su più fronti contro il partito, anche da parte dello stesso ministro", così Fajon, "attacco che mette in cattiva luce l'operato della formazione politica". Intanto, secondo quanto riferito da TV Slovenia, in seguito alle minacce ricevute, al ministro è stata accordata una scorta. Messaggi intimidatori sarebbero arrivati anche ai suoi più stretti collaboratori al ministero, soprattutto nei confronti di quanti hanno avuto un ruolo nell'acquisto dell'edificio sotto accusa.
Delio Dessardo