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E questa settimana con l'Arca dei Saperi abbiamo lasciato la via del mare e ci siamo adentrati in un'Istria rurale e, forse, ancora meno conosciuta che merita invece di essere riscoperta in questa stagione in cui gli alberi di castagno, le querce, il rui e tanti alti danno il loro più grande spettacolo di colori. Siamo approdati a Portole, lontani dalla festa delle castagne che si svolge ogni anno la seconda domenica di ottobre, con alcune guide speciali che ci hanno aperto le porte dei suoi tanti tesori, con un piccolo regalo da "Il piacere degli occhi" la trasmissione di Tv Capodistria che si occupava di cinema curata da Ondina Matijašič Pucer e Roberto Ferrucci
Un importante festival che negli ultimi anni ha dato impulso fondamentale alla valorizzazione delle parlate romanze dell'Istria,giunto alla sua tredicesima edizione, è il Festival dell'Istroveneto, appuntamento di punta tra le manifestazioni organizzate dall'Unione Italiana, volte a promuovere il patrimonio immateriale culturale della minoranza italiana dell'intera Istria.
A Sissano a inizio ottobre si e' svolta la XII edizione del Festival dell'istrioto - lingua che deriva direttamnete dall'evoluzione del latino - che promuove la conoscenza del dialetto di Sissano, Dignano, Gallesano, Rovigno e Valle. Gli eventi si sono snodati lungo quattro giorni intensi in cui ha fatto da protagonista l'antico idioma dell'istrioto. L'intento e' quelllo di evitare la sua scomparsa. Vediamo assieme cosa hanno preparato gli organizzatori a Valle dove si sono svolti i laboratori didattici-linguistici delle scuole elementari italiane e a Sissano dove c'e' stato l'incontro delle Comunita' degli italiani e delle loro filodrammatiche.
Il mese di Ottobre che va concludendosi è stato anche il mese della Barcolana, una delle regate più grandi del mondo ma anche espressione di una tradizione che nel nostro Golfo vanta migliaia di anni: la navigazione. Oggi insieme a Marco Calabrese risaliremo fino ai tempi antichi e scopriremo come navigavano gli abitanti di queste terre duemila anni fa.
Pesca e Isola: un binomio che per tanti anni ha dato lavoro e lustro alla cittadina istriana. Un patrimonio importante anche per la Comunita' Nazionale Italiana perche' ha dato occupazione a molti connazionali. Oggi dell'attivita' ittica e' purtroppo rimasto pochissimo. Ci sono pero' diversi progetti che si adoperano per tutelare le tradizioni e far conoscere la storia, soprattutto ai giovani
Questa settimana con l'Arca dei saperi abbiamo preparato una ricetta tipica dell'estate istriana, un piatto estivo, ottimo da mangiare il giorno dopo e anche freddo. Ognuno ha la sua ricetta dal Carso all'Istria, con varianti a seconda i gusti - e per la disponibilità di ciascuna famiglia.
Un'antica tradizione che richiama un mondo contadino e religioso, ogni anno alle porte di Isola si festeggia la "Madonna Piccola" nella chiesa di Loreto, un suggestivo edificio poco lontano dalla strada principale che sfugge a chi non la conosce. Quest'anno abbiamo partecipato a questa ricorrenza ancora molto sentita tra gli isolani di ieri e di oggi.
Con Ondina Matijašič Pucer andiamo a Rovigno per ricordare una delle sue figure più autentiche e amate, A 6 anni dalla sua scomparsa, nel giorno del suo compleanno, la locale Comunita' degli italiani Pino Budicin assieme alla famiglia, al Centro multimediale ha voluto ricordare il maestro Vlado Benussi, cultore del dialetto, della musica e delle tradizioni della sua città.
Istrionico, irriverente e libero, un commediante dell'arte affetto da uno strano "pessimisismo stretegico", in altre parole Paolo Rossi, che recentemente ha deciso di tornare a vivere affacciato a quell'Adraitico che gli ha dato i natali. Ondina Matjasic Pucer l'ha incontrato quest'estate per Istria e dintorni in occasione del Festival Estivo del Litorale, il principale evento teatrale della parte slovena dell'Istria, dove ha presentato il suo ultimo spettacolo "Operaccia Satirica". Ne è uscito, tra ironia, risate e una grande esperienza un ritratto a tutto tondo sul lavoro di una vita e sul suo personalissimo modo di intendere il teatro.
Un progetto che parte da lontano, e che Istria e dintorni ha sempre seguito con immenso piacere, e che vuole salvare conoscenze e saperi legate alla "Batana Salvorina", l'imbarcazione a fondo piatto tipica di questa zona con una particolarità: la sua lastra di vetro a prua per scrutare il fondo del mare e pescare con la fiocina. A questo tema l'Associazione "Batana Salvorina" ha già dedicato un documentario, ma quest'estate siamo stati nel porticciolo della località istriana per la presentazione della seconda opera audiovisiva, questa volta intitolata "Lume", altro equipaggiamento indispensabile per la pesca locale.
Sarà visitabile fino al 10 novembre prossimo la mostra "1924-2024 Un secolo di storia dell'Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti" che al bastione Fiorito del Castello di San Giusto ripercorre il centenario dell'Ateneo Triestino, una storia che si intreccia strettamente alla complessità della sua città e che racconta, tra luci e ombre, un capitolo importante della vita, non solo, educativa di quest'area geografica di frontiera.
Ci sono diversi film, libri e canzoni ispirati a persone che hanno deciso di inseguire i propri sogni. Da alcuni vengono guardati con ammirazione, da altri considerati ingenui e da taluni, invece degli eterni romantici. Di questa schiera fa parte un fisarmonicista italiano, che da qualche anno capita di incontrare passeggiando per i centri cittadini di Pola, Parenzo, Cittanova, Fasana o Rovigno.
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