A Pirano vince Andrej Korenika, che in questo secondo turno ha incassato l’appoggio anche di Manuela Rojec di Movimento Libertà. La vicesindaca italiana, passata dalla politica minoritaria a quella generale, ora può aspirare ad un ruolo nella prossima amministrazione, forse anche più importante di quello che ha giocato fin ora. La buona notizia è che questa volta in consiglio comunale ci saranno parecchi consiglieri italiani eletti sulle liste di partito o dei movimenti di cittadini. Korenika ha ribadito che la questione del nome italiano di Santa Lucia può essere risolta in tempi rapidissimi e senza la necessità di passare per un referendum. Ora sarebbe il caso di prenderlo in parola e di fare in fretta per evitare di riaprire la questione tra quattro anni a ridosso delle elezioni, trasformando la faccenda in una sorta di guerra etnica, com’è accaduto alla fine di questo mandato. Intanto i giochi restano aperti nella comunità nazionale. In ballo c’è il posto di vicesindaco e quello di presidente della Comunità autogestita. Onelio Bernetič, che con i suoi due consiglieri sarà il vero e proprio ago della bilancia nella Comunità autogestita della nazionalità di Pirano, ha detto che per entrambe le funzioni vedrebbe bene Andrea Bartole. Bernetič vuole più attività sociale ed una comunità che pensi a tutti i suoi soci. Se Bartole sarà disposto ad assecondarlo non dovrebbe essere difficile arrivare ad un’intesa per costituire una solida maggioranza.
A Isola Movimento Libertà conquista uno dei suoi tre sindaci. Milan Bogatič ora dovrà cercare di trovare una solida maggioranza in consiglio comunale. Nessun problema per la Comunità autogestita comunale, che questa sera dovrebbe assegnare a Vita Valenti l’incarico di presidente. Succederà a Marko Gregorič che ha deciso di lasciare l’incarico dopo due mandati. Per lui potrebbe prospettarsi la poltrona di vicesindaco italiano della città. Intanto resta da risolvere la questione del toponimo italiano di Jagodje di cui non si è mai voluto trovare o inventare una versione italiana.
A Capodistria, invece, i giochi per la presidenza della CAN non sono ancora fatti, tanto che la riunione costitutiva è stata rinviata alla prossima settimana, mentre ci sarebbe una convergenza sul nome di Roberta Vincoletto per la carica di vicesindaco. Qui, comunque, a decidere in piena autonomia sarà il sindaco, che nel precedente mandato non ha tenuto conto del parere della CAN e che anche in questa campagna elettorale ha detto chiaramente che intende fare altrettanto.
A livello generale da segnalare la sconfitta a Nova Gorica di Klemen Miklavič, travolto da Samo Turel. Per i più un illustre sconosciuto che ha potuto sfruttare il fatto di correre per Movimento Libertà nella patria del premier Robert Golob. Di Miklavič resteranno comunque le iconiche immagini del giubilo, insieme al sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna al momento dell'assegnazione del titolo di capitale europea della cultura 2025 e quella delle scrivanie che i due primi cittadini hanno voluto mettere di fronte alla rete che ha nuovamente diviso la città al tempo del covid.
Stefano Lusa