Foto: MMC RTV SLO/RTVSLO
Foto: MMC RTV SLO/RTVSLO

E’ stata una lunga attesa quella per sapere il nome del deputato della Comunità nazionale italiana eletto in parlamento. Il mondo della minoranza d’altronde è una realtà parallela che non segue le regole generali, in cui mail, fax, telefoni ed altre diavolerie tecnologiche non sono ancora arrivate. Così mentre il resto del paese andava a dormire, la disorganizzata Commissione elettorale particolare, cominciava ad aprire le buste che erano state raccolte da un gentile incaricato in tutti i seggi. Il primo dato parziale è arrivato solo alle 22,35, mentre per il dato definitivo si è dovuto attendere fino alle 1,10 del giorno dopo. Sarebbe bastato che le commissioni di seggio avessero mandato per via telematica il verbale con il conteggio dei voti, per avere i dati parziali in tempo reale: un bel segno di rispetto nei confronti dei candidati, degli elettori e dell’opinione pubblica.

Alla fine, comunque, il risultato è stato netto. Žiža ha vinto nelle circoscrizioni di Capodistria, Isola e Pirano e quello che alla vigilia sembrava dover essere un serrato testa a testa con Maurizio Tremul si è trasformato quasi in una cavalcata trionfale.

La storia del dottore che al liceo preferiva ai libri il pallone, fatta di lavoro e cocciutaggine ha fatto breccia tra gli elettori. Per lui tanti incontri con i connazionali, dove si discuteva di politica, ma anche di salute. Una persona all’apparenza pacata e gentile pronto a mettersi al servizio della sua comunità. Un uomo di successo che ha fatto carriera fuori dai circoli minoritari, uno stimato professionista sceso in politica per fare un favore alla “Dante” e capace di rubare i segreti del mestiere a Silvano Sau, il grande vecchio della politica minoritaria, per il quale in più occasioni non ha mancato di cantare una serie di peane.

Sau, che si era visto soffiare da Žiža il posto di vicesindaco e poi dalla sua lista anche quello di consigliere comunale; nonché il seggio nella CAN isolana, probabilmente avrebbe fatto volentieri a meno di lui. In ogni modo, la strategia comunicativa di Žiža ha funzionato ed ora andrà in parlamento convinto che la Comunità Nazionale Italiana non deve mai prendere posizioni politiche pubbliche ed andare d’accordo con chi comanda facendo comunque valere le proprie richieste.

Tra i tre contendenti era decisamente il più carismatico ed il più organizzato. Al suo fianco una battagliera compagine di sostenitori, pronti a fare campagna elettorale per lui ed a premere per evitare confronti pubblici nelle comunità. Ora a lui ed alla sua squadra non resta che mantenere le promesse della campagna elettorale. Una di queste, fatta nei corridoi, era anche quella che la mia testa sarebbe stata mozzata.

La vittoria di Žiža è soprattutto la vittoria di Alberto Scheriani. Il presidente della CAN Costiera ha fatto capire fin da subito che avrebbe preferito avere il medico isolano in parlamento, piuttosto che l'ingombrante Maurizio Tremul. Tremul e Scheriani si erano già scontrati alle elezioni amministrative. All'epoca Scheriani scatenò una vera e propria macchina da guerra contro Tremul, che fece restare il presidente della Giunta esecutiva sorprendentemente fuori dal Consiglio Comunale di Capodistria. A muoversi per Žiža a Capodistria sono stati gli stessi uomini, in una sorta di prova generale di quello che saranno le prossime elezioni amministrative, dove la posta in gioco sarà altissima e lo scontro durissimo. Bruno Orlando, che ha usato la campagna elettorale per il seggio specifico soprattutto per sparare contro le CAN, ha già annunciato che a Capodistria correrà con una sua lista. Facile ipotizzare che nel suo mirino ci sarà soprattutto Scheriani.

Sul piano generale invece bisognerà vedere quanto durerà l'idillio tra Žiža e Scheriani. I soliti bene informati dicono che fino a un anno fa i due non sembravano essere troppo in sintonia. Difficile ipotizzare che Žiža sia disposto a giocare un ruolo di comprimario o di uomo immagine da esibire negli incontri ufficiali. Lui ha ribadito voler essere il capitano di una squadra e gli altri quindi non potranno che essere giocatori, magari anche importanti, del suo team.

La prima grana da risolvere in tempi rapidissimi sarà quella di trovare il sostituto di Maurizio Tremul nel Consiglio di programma della RTV. Nelle prossime riunioni dell'organismo ci saranno importanti documenti che incideranno non poco sul futuro dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria. Tremul aveva annunciato, in anticipo, che dopo le elezioni se ne sarebbe comunque andato dal comitato. Lui del resto, adesso, non sembra più avere debiti di riconoscenza nei confronti di una Comunità nazionale che gli ha dato molto e a cui ha dato moltissimo.

Poi ci saranno le elezioni amministrative e gli appetiti stanno già crescendo. Scheriani non ha fatto mistero di voler continuare a rimanere alla guida della CAN Costiera anche nel prossimo mandato, ma questa volta toccherebbe ad Isola e poi a Pirano. Le cose, quindi, potrebbero complicarsi.