Foto: Matej Povše
Foto: Matej Povše

Il primato non è invidiabile e se ne farebbe volentieri a meno. La Slovenia è per una volta prima al mondo. La pandemia sta dilagando. Gli ospedali sono pieni e proprio in queste ore i medici potrebbero dover decidere chi attaccare ad un respiratore e chi lasciare al proprio destino.

Il personale sanitario sta chiedendo in ginocchio ai cittadini di rispettare le regole, ma anche di evitare di dedicarsi a sport pericolosi, perché i posti in ospedale non ci sono più. La sensazione è che non si sappia più che pesci pigliare, mentre il picco della pandemia non è stato ancora raggiunto.

La scorsa settimana ci si attendevano dal governo decisioni epocali. Venerdì scorso era annunciata una conferenza stampa in cui ci sarebbe stata la presenza del premier in persona e degli altri due presidenti dei partiti di governo. Alla fine a parlare è stato mandato il ministro della Salute, Janez Poklukar che con i suoi collaboratori hanno spiegato che le chiusure, che loro stessi volevano, non ci sarebbero state. Si è dato un giro di vite al controllo del Green pass e nelle scuole, dove, dalla settimana prossima, i ragazzi dovranno testarsi in classe per poter frequentare le lezioni in presenza.

Se basterà lo capiremo nei prossimi giorni. Intanto nel paese la vita continua a scorrere come sempre. In queste ore sta montando la protesta contro le mascherine ed i test a scuola. Ad essere presi di mira sono i presidi che sono stati subissati da diffide e da minacce di ricorrere a vie legali se si azzarderanno ad applicare i propositi enunciati dal ministero dell’Istruzione. Il rischio è che per l’ennesima volta ci si trovi di fronte ad una serie di regole che poi alla fine nessuno si premurerà di far rispettare.

Come spesso accade, la soluzione sembra essere quella di lasciare che le cose vadano come debbano andare senza prendersi la briga di gestire la crisi. Proprio per questo i big della politica slovena da tempo non parlano dell’emergenza Covid e lasciano le luci della ribalta a Poklukar, che nel governo ha il potere che ha e che ha già annunciato che non ha nessuna intenzione di presentarsi alle prossime elezioni in programma a primavera.

Stefano Lusa