Felice Žiža continua il suo giro nelle Comunità degli italiani. Al suo fianco una schiera di sostenitori, decisi a portarlo al parlamento. Il medico isolano sta dimostrando un insolito carisma per gli ambienti minoritari e buone doti retoriche. Nel suo programma anche qualche significativa novità, come quella di una legge particolare per i programmi italiani di Radio e TV Capodistria.
Bruno Orlando si sta togliendo più di qualche sassolino dalla scarpa. Questa campagna elettorale a lui serve soprattutto per dire che il sistema così com’è non funziona e per puntare il dito contro la struttura delle CAN. Nelle prime uscite ha dimostrato che non intende usare mezze parole. Nel suo mirino il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, ma anche lo stesso Žiža ed il presidente della CAN di Isola, Marko Gregorič.
Maurizio Tremul ha elaborato un corposo programma, che affronta i grandi temi che affliggono la Comunità nazionale italiana. Di fronte all’elettore mette soprattutto la sua esperienza a muoversi sul parquet politico e le sue qualità di instancabile lavoratore. Il posto in parlamento sarebbe per lui il coronamento di una brillante carriera.
La campagna elettorale per Žiža è un tour solitario, senza confronti diretti con i suoi controcandidati e senza rispondere agli attacchi che gli vengono mossi. Una strategia questa usata nelle campagne elettorali da chi crede di essere in vantaggio. Tremul e Orlando hanno mal digerito la sua scelta, ma anche in più di qualche comunità avrebbero preferito vedere tutti e tre candidati assieme.
Intanto la minoranza è in fibrillazione. Dopo anni in cui Roberto Battelli è stato candidato unico o comunque il candidato desiderato a Lubiana dall’establishment minoritario ora la comunità sembra spaccata tra i sostenitori di Žiža e quelli di Tremul. Orlando gioca il ruolo di terzo incomodo, che potrebbe trarre giovamento dal cervellotico sistema elettorale, che impone agli elettori di fare una graduatoria tra i candidati.
Nelle comunità il nervosismo cresce di giorno in giorno. Per ora quasi nessuno si è schierato a favore di uno o dell’altro candidato. L’unica a farlo, per poi fare quasi pubblica ammenda è stata la presidente della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano, Manuela Rojec. E’ lei infatti la portatrice di lista di Maurizio Tremul ed è stata proprio lei a sedersi a suo fianco durante la prima conferenza stampa di presentazione della candidatura. Un gesto che non gli è stato perdonato da Onelio Bernetič, battagliero consigliere della Ci e della Can di Pirano, nonché candidato dell’Oljka alle prossime elezioni parlamentari. Lui e altri suoi tredici seguaci hanno criticato duramente la Rojec ed hanno esplicitamente appoggiato la candidatura di Žiža.
Parallelamente alla campagna elettorale tradizionale: quella che si fa con presentazioni e comizi nelle comunità degli italiani è in pieno corso anche quella che coinvolge i cosiddetti “grandi elettori”. Si tratta di accaparrarsi il favore dei membri più influenti delle comunità, che sono in grado di dare indicazioni informali di voto. Nelle scorse tornate elettorali proprio questo tipo di campagna elettorale è stata molto più utile di tutte le altre.
Le voci così si sprecano. Per i sostenitori di Žiža è chiaro che Bruno Orlando non è altro che un candidato civetta, pescato dal mazzo per fare un favore a Tremul. A loro dire gli stessi attacchi molto diretti che Orlando starebbe indirizzando a Schieriani e a Žiža ne sarebbero la chiara conferma.
Dall’altra parte, invece, si punta il dito su Žiža che non accetterebbe il confronto diretto, ma soprattutto sui suoi sostenitori occulti che avrebbero messo in moto la stessa macchina che alle scorse due tornate delle amministrative hanno dato una vittoria schiacciante ad Alberto Scheriani ed alla sua lista.