Si ferma per questa estate anche il festival lirico dell'Arena di Verona, uno dei più noti e importanti al mondo. Tutto è rinviato al 2021 con gli stessi titoli programmati per la stagione 2020: Pagliacci e Cavalleria rusticana in un nuovo allestimento con la regia di Gabriele Muccino che avrebbe dovuto inaugurarla il 13 giugno, poi Aida, Nabucco, La Traviata, Roberto Bolle and Friends, e il Gala IX Sinfonia di Beethoven per i 250 anni dalla nascita del genio musicale tedesco. Ma nel frattempo sono previsti una serie di eventi speciali nei fine settimana di agosto e settembre. Con un progetto, intitolato "Nel cuore della musica", che promette distanziamento e sicurezza, e grandi ospiti come protagonisti. "Se le autorità ce ne daranno la possibilità questa non sarà una estate minore ma storica e memorabile", ha annunciato la sovrintendente Cecilia Gasdia. L'anfiteatro romano, il più grande teatro all'aperto del mondo, come non lo si era mai visto: un nuovo palco, con i musicisti dell'orchestra al centro della platea, il coro disposto tutt'intorno a ellisse in un'unica fila. E un massimo di tremila spettatori sulle gradinate, a distanza di un metro l'uno dall'altro. La capienza è di 13.500 posti. Concerti con tante stelle della lirica, da Placido Domingo ad Anna Netrebko, e direttori quali Daniel Oren e per una serata Ezio Bosso. Per evitare assembramenti non ci sarà intervallo e gli spettacoli dureranno un'ora e mezza.
Nella sua storia ormai quasi centenaria solo le due guerre avevano fermato il festival operistico in Arena, che quest'anno avrebbe toccato quota 98 edizioni. Ma il 2020, l'anno del virus, non sarà comunque senza la grande il festival operistico in Arena, che quest'anno avrebbe toccato quota 98 edizioni. Ma il 2020, l'anno del virus, non sarà comunque senza la grande musica. Sempre che arrivi il via libera del governo.
Ornella Rossetto