I libri sono come le ciliegie: uno tira l'altro. Ed è proprio una ciliegia, quest'anno, l'immagine (sul classico fondo giallo) di Pordenonelegge, manifestazione in continua crescita e sempre più internazionale con oltre 600 ospiti convocati per cercare di raccontare il mondo, i nodi e le tensioni del nostro tempo. Con anteprime assolute di grandi nomi della narrativa straniera, dal romanziere irlandese John Banville, autore del seguito dell'ottocentesco "Ritratto di signora" di Henry James, allo spagnolo Arturo Pérez-Reverte, o ancora Jeffery Deaver, re del serial thriller, con il suo nuovo best seller per il quale c'è grandissima attesa. Il festival si inaugurerà il 19 settembre con una serata dedicata al poeta friulano Pierluigi Cappello, scomparso un anno fa, e non mancheranno le novità degli autori italiani più amati, fra i tanti Antonio Scurati, da pochissimo in libreria con il suo romanzo su Mussolini, "M. Il figlio del secolo". Un calendario di grande prestigio. Nei cinque giorni della manifestazione, densi di scrittori, libri, incontri disseminati in tutta la città, molti saranno i percorsi tematici: cibo e salute, spettacolo, arte e letteratura, etica e innovazione. E ancora economia, storia, scienza e filosofia, attualità (con, tra gli altri, David Litt, autore dei discorsi del'ex presidente americano Barack Obama, che racconterà i suoi anni alla Casa Bianca). Fra gli appuntamenti tradizionali quello con la poesia configura un festival nel festival: oltre cento poeti partecipanti e un progetto speciale sulle parole chiave del Sessantotto. E ritorna il percorso "Viaggio in Italia", in cui gli storici racconteranno i luoghi (anche l'Istria, di cui parlerà Guido Crainz). Senza dimenticare le proposte per i lettori più giovani riunite del cartellone di Pordenonelegge Junior.