Mille motivi per leggere, e ora ce n'è uno in più, questo tempo sospeso che il Coronavirus ha imposto, un tempo in cui siamo più soli, costretti a limitare al minimo la nostra socialità. Per chi sta a casa il libro torna ad essere un amico importante e sono tante anche le iniziative che viaggiano via web. Pordenonelegge, una delle più importanti rassegne letterarie italiane, ha invitato autori e autrici a inviare attraverso pillole video di un minuto i loro consigli di lettura: libri per rilassarsi o per pensare, libri per allargare la mente, libri per vincere l'ansia. Affidano libri e parole alla rete anche gli Scrittori a domicilio, pagina Facebook che ospita presentazioni virtuali e dirette streaming degli autori dalle librerie "a porte chiuse" o dal salotto di casa . Da un'idea di alcune scrittrici molto note tra cui Michela Murgia e Helena Janeczek (vincitrice del Premio Strega 2018) è nato Decameron, festival letterario digitale in cui proprio come nell'opera di Giovanni Boccaccio - dove dieci giovani, che hanno cercato rifugio in campagna, raccontano novelle al tempo della peste nera del 1348 - autori e lettori si incontrano in uno spazio virtuale per continuare a parlare di libri e di storie e restare uniti nella difficoltà. Tanti e importanti i nomi che hanno dato la loro adesione, tra cui due candidati allo Strega di quest'anno, Valeria Parrella e Gianmario Villalta. Tornando nel Triveneto, si reinventa a Cortina la rassegna "Una montagna di libri", che organizza eventi sui propri canali social, con protagonisti personaggi della cultura italiana e internazionale.
Corre invece sul filo del telefono in Friuli Venezia Giulia la voce dei volontari della lettura che, coordinati dalla onlus Damatrà, raccontano su richiesta storie ai bambini. L'iniziativa, che raccoglie 24 aderenti tra biblioteche e associazioni, si chiama "Favole al telefono", come il celebre libro dell'amatissimo Gianni Rodari, di cui si celebra in questo 2020 il centenario della nascita. Favole scritte, spiegava lo stesso Rodari, per restare vicino alla sua bambina anche quando era lontano da casa e che le raccontava ogni sera, appunto al telefono.
Ornella Rossetto