Sarà Paolo Rumiz, noto giornalista e scrittore e appassionato viaggiatore di viaggi lenti e consapevoli, quest'anno, il protagonista di Dedica, programmato eccezionalmente a ottobre (dal 16 al 23) anziché a marzo visto il protrarsi dell'emergenza sanitaria. L'associazione culturale Thesis di Pordenone gli cuce addossso un festival monografico, con otto giorni di incontri, fra conversazioni, presentazioni di libri, spettacoli e mostre, rinnovando una formula di approfondimento che rimane un unicum nel panorama dei festival letterari italiani. Rumiz, triestino classe 1947, una carriera costellata di premi e riconoscimenti, autore di libri molto belli come "L'Italia in seconda classe", "Trans Europa Express", "La cotogna di Istanbul", "Il filo infinito", è il quarto fra gli scrittori italiani al centro della rassegna friulana in 24 anni ( gli altri sono stati Claudio Magris, Dacia Maraini e Antonio Tabucchi). Con Paolo Rumiz - spiega il direttore artistico Claudio Cattaruzza - la scelta di Dedica si è orientata verso "un autore che, con inimitabile capacità sa raccontare il mondo, conducendo - con i suoi reportage - il lettore 'dentro' i luoghi e le persone. Un talento narrativo di eccezione, ben sintetizzato nelle parole che lo ritraggono come un giornalista e scrittore affamato di incontri e di umanità".
Alcune anteprime di Dedica saranno proposte, Covid permettendo, entro l'estate.
Ornella Rossetto