Maggio è il mese in cui Fulvio Tomizza ci ha lasciati, nel 1999, e quello in cui da vent'anni, per iniziativa di Milan Rakovac, scrittore e istriano a sua volta ma di lingua croata, che fu suo grande amico, si svolgono gli incontri transfrontalieri del Forum Tomizza. Uno spazio di discussione e di dialogo nel nome di un profeta del superamento delle dinamiche di chiusura nazionalistiche, basate sulla rigida logica dei confini, quale è stato l'autore di "Materada". Dibattiti, letture, concerti, anche un concorso letterario ora al suo quindicesimo appuntamento che di edizione in edizione è cresciuto e si è radicato. "Patria S.p.a" è il titolo di Lapis Histriae 2020, pronto a stimolare storie e punti di vista su un'idea dell'amor di patria che si vorrebbe non strumentale e non escludente attraverso la forma del racconto breve. Chiosa Irena Urbič, animatrice del Forum Tomizza: "Il patriottismo è la valuta con cui oggi molti fanno affari e alla quale molti fanno riferimento. In Istria, poi, conosciamo bene questo senso di appartenenza e di non appartenenza. La domanda che rivolgiamo agli autori quindi è questa: In quale forma è possibile oggi esprimere l'autentica devozione al proprio paese e quale senso avrà in futuro? E infine: è la lingua a rimanere la vera patria di uno scrittore?"
La scadenza per l'invio dei lavori, scritti in una delle tre lingue del territorio (italiano, sloveno, croato) ma anche serbo, bosniaco o montenegrino, è fissata per il 31 marzo. I testi si possono far pervenire alla Biblioteca civica di Umago, alla Centrale di Capodistria o alla "Hortis" di Trieste, le tre città del Forum e quelle in cui lo scrittore Fulvio Tomizza ha vissuto e lavorato. La cerimonia di premiazione si terrà il 22 maggio, a Umago.
E mentre il concorso Lapis Histriae torna a interpellare scrittori e intellettuali, un volume tira le somme dell'edizione precedente, il cui tema era "Coraggio". Offrendo ai lettori il meglio dei 128 racconti vagliati dalla giuria.
Ornella Rossetto