"Rinsaldare il rapporto indispensabile con il passato", che non va dimenticato ma "deve fungere da anello di congiunzione per affrontare il presente e il futuro". Con questo proposito - esplicitato nella premessa dalla caporedattrice Corinna Gerbaz Giuliano - arriva ai lettori il nuovo fascicolo della Battana, "che si addentra in riflessioni riguardanti i codici identitari", da intendersi come "parte integrante della memoria culturale di un popolo".
Sfogliando la rivista - corredata da immagini di artisti fiumani premiati al Concorso d'arte e di cultura Istria Nobilissima - troviamo, in apertura, un saggio sui contenuti e i significati della Carta del Carnaro. La considerazione di partenza del giovane Leo Nenadich, fresco di tesi di laurea magistrale sull'argomento e autore dell'articolo, è che "numerose furono le interpretazioni dei posteri del governo di D'Annunzio a Fiume, ma oggi, a ben centotre anni dall'Impresa, è forse possibile tirare le somme". A seguire, una firma prestigiosa, quella della scrittrice Nelida Milani Kruljac, che si sofferma sull'ultimo libro - "Pagine sparse e poesia" - di Claudio Ugussi, scrittore e pittore classe 1932, il cui itinerario "proprio dalle radici trae la linfa per rifrangersi in un reticolato di sentieri diversi".
E ancora Elis Deghenghi Olujić, storica e critica letteraria già docente all'Università di Pola, propone un saggio sul personaggio letterario più famoso del mondo, Pinocchio, prossimo a compiere 140 anni (il libro di Collodi uscì per la prima volta nel febbraio 1883).
Fra gli altri spunti: la cruda rappresentazione della realtà siciliana nella narrativa di Giovanni Verga e la poesia scritta da donne in un'intervista di Mary B. Tolusso alla poetessa, docente e critica veneziana Anna Toscano.