Da sempre è uno dei punti di forza delle amministrazioni guidate da Roberto Dipiazza, l'allestimento di Piazza Unità per le feste di Natale. Ogni anno, inoltre, le principali vie del centro sono illuminate dalle luci, finanziate anche dai commercianti del capoluogo giuliano (finanziamento che non ci sarà quest'anno). Trieste diventa così ancora più bella sotto le festività, tanto da attrarre sempre più turisti. Con questo spirito negli ultimi anni l'amministrazione comunale inizia, ogni anno un po' prima, i preparativi, tanto che già da qualche giorno in Piazza Unità sono stati collocati i consueti abeti. Una scelta che ha diviso i triestini, per il largo anticipo con cui sono iniziati gli allestimenti, con il rischio che a Natale gli alberi siano già rovinati, ma soprattutto per i costi elevati di tali operazioni. Il budget stanziato è infatti di 590 mila euro, di cui 450 mila per illuminare gli alberi e gli addobbi ed altri 140 mila per animazioni musicali, performance artistiche, esperienze di realtà virtuale e concerti. Buona parte della cittadinanza supporta questa scelta, ma moltissime persone hanno invece sottolineato che quest'anno, a causa della pandemia, sarebbe stato più opportuno ponderare le spese, anche perché ovviamente il ritorno dal punto di vista turistico rischia di essere minimo o addirittura del tutto inesistente nel caso di eventuali lockdown per l'emergenza sanitaria. Il sindaco Dipiazza ha risposto alle critiche spiegando che sono questi i momenti in cui bisogna investire, per aiutare anche i ristoratori, i bar, gli albergatori ed in generale i posti di lavoro. Alle molte critiche sui social ha voluto rispondere anche l'assessore Lorenzo Giorgi, che ha spiegato che città come Milano, Venezia, Verona e Genova spendono molto di più, mettendo di fatto Trieste sullo stesso piano di queste realtà turistiche. A chi ha fatto notare che attualmente il capoluogo giuliano probabilmente non può confrontarsi con le principali mete turistiche italiane, l'assessore ha sostanzialmente risposto che non bisogna accontentarsi di essere paragonati e realtà come Udine, Mantova e Forlì.
Davide Fifaco