Le guardie giurate continueranno a contribuire alla gestione della sicurezza a Trieste: il rinnovo della collaborazione fra la Polizia Locale del Capoluogo giuliano e le agenzie di guardie giurate, agenti di vigilanza privati, è stata annunciata in settimana dal comune di Trieste.
“Si tratta – ha spiegato l'assessora comunale alle Politiche della sicurezza, Caterina de Gavardo - di una collaborazione che prevede l'impiego degli operatori di sicurezza sussidiaria per circa 800 ore al mese, 7 giorni su 7”.
Tempi e aree d’impiego vengono decisi mese per mese, a seconda delle segnalazioni delle guardie giurate, dei cittadini o della Polizia Locale, che coordinerà il servizio. Gli agenti avranno il compito di sorveglianza di luoghi pubblici e controllo dei comportamenti che possono arrecare disturbo alla quiete pubblica.
“Queste persone non hanno potere sanzionatorio e non hanno possibilità di intervenire con funzione repressive – ha aggiunto de Gavardo – e il provvedimento punta ad aumentare la percezione di sicurezza della cittadinanza”.
La collaborazione viene finanziata con fondi regionali, per un importo pari a 300 mila euro l’anno: “Per fare sicurezza, e farla bene, bisogna coinvolgere tutti gli attori istituzionali possibili, la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Polizia Locale, ma ci sono anche altri soggetti che possono e devono intervenire per contribuire a creare un clima di sicurezza sul territorio” ha detto l'assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione, Pierpaolo Roberti. “Destinare una pattuglia di guardie giurate, per tutto il giorno, in un determinato luogo permetterà alle Forze dell'Ordine di pattugliare tutto il resto del territorio”.
“Solo pochi mesi fa – ha aggiunto - abbiamo presentato le misure volte a rafforzare la sicurezza dei cittadini e del personale operante sui mezzi del trasporto pubblico locale e a evitare il ripetersi di episodi assolutamente spiacevoli".
Alessandro Martegani