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Lo ha dichiarato a Trieste il procuratore Antonio De Nicolo, ricordando come negli anni la norma, in vigore in Italia dal 1998, “non abbia aumentato il tasso di sicurezza dei cittadini, facendo lavorare a vuoto la macchina giudiziaria”.
Provvedimenti analoghi sono già stati avviati su quattro imbarcazioni in Liguria e verifiche sono in corso anche su altri panfili ormeggiati nei porti italiani.
Fra le proposte una moratoria sulle bollette per imprese e famiglie, e una nuova politica energetica, capace di rendere imprese, abitazioni e sedi pubbliche autonome per il riscaldamento e l’energia.
Finora dalla regione sono passate più della metà delle 21 mila persone giunte in Italia, ma solo una minima parte resta in Friuli Venezia Giulia e quasi nessuno chiede la protezione internazionale.
Il prezzo del carburante in Italia ha sfondato ormai ampiamente il tetto dei due euro al litro, alimentando il “turismo del pieno” in Slovenia e Austria.
Per ora non ci sono provvedimenti ufficiali sull'imbarcazione il cui valore stimato è di quasi mezzo miliardi di euro. Bloccati ufficialmente invece due yacht in Liguria.
Gabrovec sfiderà la sindaca uscente e candidata del centro destra Daniela Pallotta nella tornata elettorale che dovrebbe tenersi alla fine di maggio.
Le indagini hanno permesso d’identificare gli utenti che inviavano e ricevevano i video e le immagini: per ora sono due gli indagati, a Roma e a Viterbo.
Il progetto di demolizione, sostenuto dalla giunta Dipiazza, aveva suscitato negli anni scorsi un dibattito in città fra chi chiedeva di salvare la struttura, e chi invece sostiene la necessità di riqualificare l'area.
Non tutti rimpiangono il progetto, che però avrebbe risolto almeno in parte il problema di fornitura energetica in Italia.
La giunta regionale ha riunito le amministrazioni locali per coordinare gli interventi e mette in guardia sulle iniziative isolate che rischiano di disperdere le risorse.
Ad accoglierli le forze dell’ordine, e anche gli addetti dell’UNHCR. "Ho preso i bambini e il passaporto e sono scappata dieci minuti prima che chiudessero la città - racconta una ragazza -: la scelta era se rimanere e rischiare di morire o partire".
Il Circolo Istria, accanto ad altre organizzazioni ha tenuto una breve cerimonia di fronte al monumento ai caduti sul lavoro di Largo Irneri, per conservare la memoria di una tragedia poco conosciuta e a lungo dimenticata.
In regione intanto c’è preoccupazione per l’impatto che potrebbe avere la crisi sull’economia, sia per l’aumento del costo delle materie prime, sia per il possibile blocco delle esportazioni verso la Russia.
In una conferenza stampa gli assessori Bertoli, Lodi e Savino hanno sottolineato come ci sia disponibilità al dialogo, ma anche come i fondi siano strettamente legati al progetto già approvato da Roma e da Bruxelles.
Il Consiglio regionale ha espresso “vicinanza e solidarietà” al popolo ucraino, e chiesto di sostenere “le iniziative diplomatiche del Governo e dell'Unione Europea per porre termine all'invasione”.
Il Comune però conferma la volontà di realizzare la cabinovia, e un appoggio all’opera è giunto anche da parte della regione.
Da parte delle forze politiche la condanna per l’attacco informatico è stata unanime e netta, ma le manifestazioni non accennano a calare, nonostante i divieti e le sanzioni, e per ora nessuno sembra in grado riportare la situazione sotto controllo.
All'esterno intanto la polizia aveva completamente isolato piazza Unità, dove i movimenti contrari al Green pass avevano annunciato una manifestazione.
Una manifestazione non autorizzata si è svolta in piazza Venezia, di fronte all’Altare della Patria, ma è stata sgomberata dalla polizia dopo poche ore per evitare il blocco del traffico. Per organizzatori e partecipanti si annunciano sanzioni.
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